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Oskar Peterlini, con la Lotteria Immobiliare la Villa da sogno potrebbe costare solo 2 euro

La lotteria degli immobili: compro un biglietto e vinco una casa. Non è
un sogno, un’illusione, uno scherzo. È l’ultima trovata, vera, degli
immobiliaristi. A oggi, però, solo austriaci perché in Italia il gioco
d’azzardo è vietato – la legislazione italiana permette il gioco,
le scommesse e le lotterie solo se svolte in modo autorizzato
dall’autorità pubblica
. L’eco di questa interessante iniziativa ha
varcato il confine e ha raggiunto anche il nostro paese, tanto che c’è
qualcuno che sta pensando a come realizzarla abbattendo il muro
burocratico. Andiamo con ordine.

La fortuna bussa alle
porte dell’Austria
– Era l’inizio del 2009 e il mondo
immobiliare austriaco ha aguzzato l’ingegno e ha inventato una lotteria
per smuovere il mercato degli immobili e venire incontro a chi ha pochi
soldi in banca. L’idea è venuta alla signora Traude Daniel – la
prima in Austria a dare il là alle lotterie degli immobili
– che
non riuscendo a piazzare sul mercato la propria abitazione ha
organizzato una riffa. Primo premio: una villa di 406 metri quadri
vicino al lago Woerthersee, uno dei punti più suggestivi della Carinzia.
Una casa da sogno che, fortuna permettendo, costava solo 99 euro:
questo era infatti il prezzo del biglietto. La sorte ha baciato il
cinquantenne Walter Egger, che ha ricevuto la lieta novella mentre si
trovava sulla poltrona del dentista; insieme a lui, però, è saltata
dalla gioia anche l’ex proprietaria che non solo non è stata costretta a
svendere l’immobile ma ha ottenuto un guadagno superiore al valore:
infatti ha venduto on line 9.999 biglietti, per lei quindi un bel
gruzzoletto di 989.901 euro, tasse incluse (i biglietti sono andati a
ruba tanto che sul suo conto corrente sono arrivati anche 500mila euro
in più del tetto stabilito, poi restituiti ai partecipanti esclusi
dall’estrazione).
La storia di Traude e Egger è stata presto emulata
dal mondo immobiliare austriaco, tanto che oggi d’Oltralpe la lotteria
degli immobili è ormai una moda, amata soprattutto dallo Stato – in
Austria infatti in gioco d’azzardo è tassato del 12%
.

Italia,
il Senatore e il Ministro
– L’Alto Adige, grazie alla
posizione geografica, subisce mode e manie made in Germania e Austria. È
accaduto anche alla lotteria degli immobili: quando storia e successi
del mondo immobiliare austriaco hanno varcato il confine, il Senatore di
Bolzano Oskar Peterlini ha pensato che potesse essere
un’ottima soluzione anche per il gli immobiliaristi italiani: «È un’
idea geniale, una boccata di respiro per il mercato immobiliare che,
fermo da mesi, finalmente potrebbe ripartire. Sarebbe interessante anche
per il fisco italiano che riceverebbe un introito non indifferente in
un momento di profonda crisi come l’attuale. E naturalmente aiuterebbe
anche gli italiani, oggi economicamente in forte difficoltà e incapaci
di acquistare una casa o aprire un mutuo» e puntualizza «non
dimentichiamo che gli italiani per tradizione amano il rischio del gioco
e il brivido delle lotterie. Questa strada aprirebbe un’opportunità».
L’ostacolo,
però, in Italia è burocratico perché, appunto, da noi le lotterie
private violano il monopolio: «Proprio per questo motivo nel mese di
febbraio ho scritto una lettera al Ministro dell’Economia Giulio
Tremonti (leggi la lettera scritta dal Senatore Peterlini aprendo il
pdf in basso alla pagina
) spiegando la forte crisi immobiliare e
raccontando quanto accaduto in Austria. Ho invitato il Ministro a
intervenire sul piano legislativo così da abbattere il muro burocratico
per aprire la strada al nuovo modello di business».
La risposta,
firmata del sottosegretario di Stato per l’economia e la finanza con
delega ai giochi, l’Onorevole Alberto Giorgetti, è arrivata nel mese di
maggio (leggi la risposta inviata al Senatore dall’Onorevole
Giorgetti aprendo il pdf in basso alla pagina
): «La risposta è
stata blanda, ha detto che l’idea era buona e interessante ma che la
rigidità dei monopoli statali non avrebbe permesso di realizzarla,
almeno per ora. Intanto, però, non è successo niente. Purtroppo» e
puntualizza «È vero, la normativa italiana, non gioca a nostro favore.
Infatti le regole sarebbero da cambiare: il Governo però, se ne avesse
davvero il desiderio, avrebbe il potere di farlo».
Il Senatore,
consulente finanziario e previdenziale, precisa di non aver alcun
interesse personale: «Ho analizzato la crisi del mercato immobiliare
spinto dal mio bagaglio di conoscenze, credo molto in quest’idea,
sarebbe una soluzione per tutti, ma oggi non ho più alcun interesse
personale e privato in questi mondi. Da anni mi dedico esclusivamente
alla carriera politica». E divertito aggiunge: «Se questa proposta
passasse, mi piacerebbe essere incoronato idealmente».

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