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Profezia Maya 5 Giugno, anticipata dal 21 Dicembre

Come quasi tutti sappiamo, i Maya, una popolazione che vive nel sud del Messico e nella parte settentrionale dell’America Centrale, ha profetizzato una “fine del mondo” in data 21/12/2012. Ma come mai proprio questa data? Nel calendario maya, viene più volte messa in luce una data importante “13.0.0.0.0″, che corrisponde proprio al 21 Dicembre 2012, in seguito legata a una delle teorie del caos, ovvero l’effetto “farfalla”, secondo il quale ogni azione compiuta da ogni singolo individuo può provocare conseguenze disastrose, come ad esempio il battito d’ali di una farfalla, può scatenare un uragano dall’altra parte del mondo.
Possiamo dire che ci sono state tante discussioni e tanti dibattiti sull’argomento, infatti si era anche affermato un ritardo, rispetto al 21 Dicembre 2012, ovvero una data che oscillava tra i primi mesi del 2013.
La nuova interpretazione della tanto chiacchierata profezia e’ stata enunciata stasera dall’archeologa americanista Maria Longhena, nell’ultima delle conferenze della terza edizione di “Kon Tiki, Rassegna del Documentario di Archeologia e di Viaggi”, a Bologna.
Anche se non tutti sorridono sulla paura che nasce dalla piu’ catastrofica interpretazione delle scritture dei sacerdoti maya (che erano astronomi bravissimi), il dato sicuro che ora viene certificato dai moderni astrofisici e’ la coincidenza del preciso allineamento Sole-Venere-Terra con la data del prossimo 5 giugno: il che ci costringerebbe ad anticipare la fine del mondo di 200 giorni rispetto al solstizio invernale di quest’anno.
Ma la certificazione di quest’ultima data e’ gia’ stata autorevolmente contestata, considerando l’arbitrarieta’ del conteggio a ritroso dei tredici Baktun (periodi di 400 anni) del “Conto lungo” del calendario dei Maya che fisserebbe il loro anno zero all’11 agosto del 3114 a.C. della nostra cronologia.
Perche’ e’ cosi’ importante questo passaggio di Venere? La divinita’ legata a questo pianeta – ha spiegato Maria Longhena – era associata a eventi nefasti, come alluvioni, disastri, guerre. E la fine del ciclo del “conto lungo” calendariale maya e’ prevista con sventure, esattamente come la fine del ciclo precedente: quest’ultima e’ rappresentata, nel Codice di Dresda, con un diluvio universale simboleggiato da un immane drago che vomita le acque sulla Terra.
E le scritture incise su una grande stele di pietra a Tortuguero (nel Tabasco, il profondo sud del Messico) prevedono con certezza la fine del ciclo calendariale al compimento del “Conto lungo”, con la discesa dal cielo di un essere soprannaturale, il quale portera’…
Purtroppo, a questo punto dell’iscrizione la stele e’ rovinata, tanto da rendere illeggibile lo scritto. Se vogliamo sapere quali saranno gli eventi nefasti portati da questa divinita’ – questa la conclusione dell’archeologa – ci tocchera’ aspettare il prossimo 5 giugno, e l’annunciato passaggio di Venere sul Sole.
Non ci resta che attendere tale data, anche se è stata smentita da quasi tutti, persino da alcuni grandi esponenti maya, che addirittura dicono di non avere mai detto nulla.
Profezia Maya 5 Giugno

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