Comunicare non significa solo inviare informazioni all’indirizzo di un’altra persona. Significa creare negli altri un’esperienza, coinvolgerli totalmente, fisicamente e mentalmente, e questa è un’abilità emotiva che pochi hanno.
Luca Perini

Molti sono convinti che basti una sala ed un microfono per comunicare, ai propri elettori, dipendenti, squadra di lavoro, team etc…
Poi, nel momento di mettere in pratica ciò che è stato “comunicato”, sono pronti a lamentarsi che la loro platea non ha capito nulla di quello che era stato detto e sono pronti ad incolpare gli altri per un lavoro non svolto a dovere o per un obiettivo non raggiunto e quant’altro.

Quindi incazzati per tutto ciò, cercheranno di riunire ancora il gruppo per “comunicare” di nuovo… con ancora più rabbia, portando gli esempi negativi delle esperienze precedenti.
Tutto questo per poi non raggiungere di nuovo i propri obiettivi, ma perchè?

Per comunicare, a volte, un sorriso serve molto più che un microfono, incontrare faccia a faccia i singoli ed ascoltare anche le loro idee, dare modo agli altri di esprimersi liberamente, questo può essere un primo passo per poi comunicare meglio alla grande platea, riuscire a dispensare consigli più efficaci per conquistare l’attenzione delle persone e imparare a vendere le proprie idee.
Riuscire a tenere motivati regolarmente i membri del proprio team, perchè la motivazione non dura in eterno, come una doccia, per questo la facciamo ogni giorno.

La comunicazione è particolarmente importante per la nostra specie. Non può esistere un essere umano senza una complessa ed evoluta capacità di comunicare. Che, di base, è un “istinto”, una caratteristica genetica. Ma in gran parte è apprendimento.
Un bambino comincia a percepire ancora prima di nascere. Ma poi deve affrontare un lungo e impegnativo percorso per distinguere la sua identità e quella degli altri, capire come si comunica. È uno sviluppo che dura per tutta la vita – non si finisce mai di imparare.

Quando si tratta di comunicazione, è abbastanza ovvio che vivere è necessario, ma per vivere occorre comunicare (e viceversa). I vocabolari ci dicono che in latino communicare vuol dire “mettere in comune, condividere, rendere partecipe”. Non è solo dire e ascoltare, è una necessità nell’esistenza delle persone e delle comunità umane.
La comunicazione è essenziale alla vita, in tutte le sue forme. Ed era così anche millenni prima di Socrate, di Platone e di tutti gli altri che si chiedevano (e ancora si chiedono) che cosa vuol dire “comunicare”.

Un bravo comunicatore riesce a trasmettere i propri sentimenti, le proprie idee (non importa quanto buone siano) ed il suo team lo seguirà ovunque, ma solo quando scoppierà quella scintilla, solo quando il comunicatore diventerà Leader, quello è il momentum, a quel punto nessuno potrà più fermare nessuno.

Non avevo mai chiuso un articolo con un altro aforisma, ma questo cade proprio a puntino…
Se vuoi costruire una nave, non richiamare prima di tutto gente che procuri legna, che prepari gli attrezzi, non distribuire compiti, non organizzare il lavoro.
Prima, invece, sveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato.
Antoine De Saint Exupéry