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Allarmi e telecamere di sorveglianza per proteggere la propria casa

D’estate, quando la maggiorparte degli italiani parte per le vacanze, cresce il numero dei furti negli appartamenti e nelle ville, di conseguenza cresce anche la domanda di installazione di antifurti e telecamere di video sorveglianza. Un italiano su due infatti teme di dover tornare dalle ferie e trovare casa svaligiata, per questo è una corsa alla protezione. Oggi un sistema di allarme costa relativamente poco e garantisce una buona copertura. Certo, non c’è nulla di inviolabile, specie di fronte al professionista della frode, ma ci proteggiamo comunque da ladri non esperti.

Con qualsiasi tipo di allarme, esiste la necessità di equilibrare da un lato il rischio di falsi allarmi (chiamati “falsi positivi”), il segnale può partire in assenza di un problema, e dall’altro la mancata segnalazione di un effettivo problema (chiamato “falso negativo”). I falsi allarmi possono sprecare le risorse, di conseguenza essere costosi ma anche pericolosi. Ad esempio, i falsi allarmi di un incendio possono far sprecare tempo prezioso ai pompieri che andranno pagati perchè li rende indisponibili per un incendio reale.Inoltre, i falsi allarmi possonofar abituare la gente a ignorare i segnali di allarme, e quindi ignorare successivamente una vera emergenza.
Per questa è necessario che l’allarme sia ad alta tecnologia e affidabile. Un antifurto è composto da varie componenti:
-la centralina: è il cuore del sistema d’allarme. E’ spesso collegata con un telefono a linea fissa oppure possiede una scheda Gsm per l’invio dell’ allarme telefonico tramite messaggio preregistrato in caso di effrazione;
-la sirena: è luminosa e sonora. Il suono serve per far scappare i ladri, che, si spera, spaventati, lascino la nostra casa. La parte visiva serve per far individuare la casa sotto attacco alle forze dell’ ordine, per questo deve essere ben visibile dalla strada, installata quindi sul terrazzo o nel giardino;
-le telecamere: da interno o da esterno, senza fili o con cavo. Ce ne sono di tutti i tipi, le novità sono quelle Ip, che trasmettono via Inernet le immagini della nostra casa e che inviano via mail un’allarme se qualcuno entra nel loro campo visivo. Possono essere comandate anche via remoto con movimenti alto-basso, sinistra-destra, sia con smartphone che via PC;
-sensori per finestre e porte oppure perimetrali: i sensori anti effrazione mandano un impulso elettrico alla centralina in caso di scasso, i sensori perimetrali costruiscono una gabbia d’onde magnetiche intorno al perimetro della casa e se vengono violati fanno scattare l’allarme.
-telecomando emergenza persone: molti sistemi di allarme dispongono di un piccolo telecomando da portare sempre con sè che dietro la pressione di un tasto fa scattare l’allarme. In caso di malore o intrusione di persone può essere utile. -rilevatore di apertura a contatto magnetico: si applica a porte, cancelli o finestre. In caso di forzatura con apertura non voluta fanno scattare l’allarme o un avviso acustico.
-batteria di emergenza: se i ladri decidono di togliere la corrente il sistema d’antifurto deve poter funzionare, perciò c’è bisogno di una batteria di emergenza che possa fornire energia a tutto l’impianto.
-telecomando apertura cancello automatico: nei sistemi d’allarme più complessi e ovviamente più costosi, è presente anche un sistema per l’apertura automatica dei cancelli e dei garage, per non scendere dall’ auto in caso di pioggia o maltempo.

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