EN…E CATANIA
SI TINGE D’ORIENTE
Riguardo al variegato universo delle cucine”altre”, che anche in Sicilia conosce numerosi esempi non mancano ragioni di perplessità. Spesso la materia prima è così così (se non cattiva),le tecniche di elaborazione approssimative,e il risultato finale, nella migliore delle ipotesi, uno scimmiottamento della realtà che tendono a rappresentare. Per le grandi cucine asiatiche, cinese e giapponese, la moda del sushi e del sashimi, che ormai imperversa, ha creato l’anarchia più estrema. E si parla sempre di più di “confusion” piuttosto che di “fusion”.
EN(fatalità, destino) non ha niente a che fare tutto ciò. Qui c’è una autentica cucina giapponese, quella della tradizione gastronomica della città di Kyoto. Qui gli appassionati Giuliana Virlinzi e Dario Buscema hanno trasfuso il loro amore per la cultura giapponese e l’esperienza di una vita.
In cucina il talento raffinato di Yuzuru Kamatani dà vita a pietanze di notevole livello, basate su materie prime d’eccellenza. Molto bello il contesto(premiati il progetto e l’architetto), che consta di quattro salette e di un ampio giardino zen. Detto che non mancano sushi e sashimi(anche in declinazioni inconsuete), traiamo dai nostri appunti: Uramaki di tonno alle erbe, Nigiri di capesante e uova di salmone, Shogayaki( maiale con zenzero ed erba cipollina), Yaki soba( spaghetti di grano saraceno con carni e verdure). Ottimo il Doroyaki ( fagottino di pan di Spagna, marmellata di fagioli rossi e gelato di fragole). Tutti piatti ben definiti e gustosi, eseguiti molto bene. Bella carta dei vini, con etichette prestigiose di tutto il mondo. Per i tradizionalisti, sakè e assortimento di tè orientali. E l’Humeschu, un delizioso vino di prugne di 10 gradi.