È da poco sul mercato la tanto attesa Alexandra 2004, nuova annata di questo grande champagne top rosé di Laurent-Perrier che si colloca autorevolmente tra i migliori champagne rosé in assoluto sul panorama mondiale. Molti aspettavano l’annata 2002 di questo rosé, invece le aspettative sono state disattese e l’attesa prolungata ulteriormente fino al debutto di questa 2004. Già, perché come spiega la stessa M.me Alexandra, primogenita del grande Bernard de Nonancourt, per produrre questo champagne non basta una grandissima annata, ma serve una grandissima annata sia per il Pinot Noir, sia per lo Chardonnay. Bernard de Nonancourt ha ideato diversi champagne in seno alla gamma Laurent-Perrier, ma nel 1982, non pago di capolavori come Grand Siècle, Cuvée Rosé e Ultra Brut, si è messo all’opera per dare vita a un rosé millesimato top de gamme, che vedrà la luce solo cinque anni più tardi in occasione del matrimonio di Alexandra, della quale ne prenderà il nome in luogo di Grande Cuvée Rosé Millésime previsto in origine. Lo champagne esalta la tecnica di macerazione delle uve Pinot Noir, ma estremizza anche l’arte dell’assemblaggio, visto che queste uve nere (Grand Cru) sono sposate allo Chardonnay (sempre Grand Cru) in proporzione 80/20 già nella stessa fase di macerazione! Comunque, dopo essere stato così favorevolmente colpito dall’Alexandra 2004, ammirata sia nelle degustazioni della tanto apprezzata guida Grandi Champagne 2014-15 (le migliori bollicine in Italia, una guida di ben 394 pagine, dedicata solo allo champagne e completamente a colori), sia in altre occasioni, in bottiglia come in magnum (!), avevo voglia di assaggiare anche annate precedenti, memore anche dei ricordi di una monumentale bottiglia Alexandra 1990 goduta anni fa insieme al buon Federico Angelini, ‘proprietario’ della bottiglia. Così, nell’attesa di tornare a Tours-sur-Marne per una verticale, mi è capitato di andare in cantina e trovare nel suo astuccio una bottiglia di Alexandra 1998, l’ultima annata prima della 2004. Bene, questa Alexandra 1998 si propone con un olfatto molto affascinante, nel quale gli anni hanno reso la matrice fruttata piena, polposa, addirittura voluttuosa. Ma sa essere anche molto elegante per via degli spunti floreali di rosa, nonché fresco grazie alla vena balsamica e alle note di chinotto. Molto affascinante e molto in forma, dunque. Questo grande champagne sa essere morbido nella materia, ma vivace nel sostegno acido e nella sfumatura minerale che accompagna la lunga e gustosa chiusura.
Dando qualche suggerimento cosa abbinare con questo grande champagne Laurent-Perrier, noi abbiamo optato per un grande salume, uno veramente raro come la Mariola di Salame, quella del Salumificio Squisito. Questo salame è molto difficile da fare e stagionare. È molto raro ma assolutamente imperdibile. Una chicca per gli appassionati di vera norcineria.
L’abbinamento con lo champagne Laurent-Perrier Alexandra 1998 è da applausi.
Lo consigliamo anche come accompagnamento per grandi piatti di carne.