IL NORD – Agli inizi del ’900 divenne famoso per la costruzione di uno dei rarissimi esempi di città giardino, il villaggio operaio Leumann, con villette con orto, chiesa, stazione, convitto delle operaie e circolo per gli operai, infermeria, mense, spacci alimentari, scuole, in chiaro gusto nord-europeo. Oggi Collegno, a due passi da Torino (è collegato alla metropolitana) rinverdisce i suoi fasti urbanistici: il rapporto On-Re Legambiente-Cresme l’ha scelto come l’esempio più avanzato al Nord Italia di municipio con sensibilità verso il risparmio energetico-ambientale.
Tutto nasce dall’allegato energetico del suo regolamento edilizio, approvato nel marzo 2009, che detta per le nuove costruzioni requisiti di coibentazione delle strutture (cioè di trasmittanza termica) tra i più restrittivi d’Italia. Tenuto conto della zona, i parametri previsti dalle norme nazionali, espressi in W/m2K, sarebbero 0,34 per i muri verticali, 0,30 per le coperture e 0,33 per i pavimenti. Il Comune li abbassa, rispettivamente a 0,25, 0,23 e 0,23 W/m2K. Non è finita: il regolamento edilizio impone la produzione di almeno il 60% di acqua calda sanitaria da pannelli solari termici. È un 10% in più di quanto previsto dal Dpr 59/2009, che peraltro riduce tale obbligo al 20% nei centri storici. Collegno riprende, sempre dal Dpr 59, l’obbligo per le nuove costruzioni di schermature solari di finestre e vetrate ai fini del raffrescamento estivo. Tuttavia lo puntualizza in modo più efficace. Innanzitutto ammette che vi possono essere strutture edilizie (come ad esempio aggetti o balconi o qualsiasi altro elemento architettonico sporgente) che possono svolgere un’analoga funzione delle schermature aggiunte in facciata (dispositivi mobili che si estendono o chiudono a pacchetto). Poi ricorda che le schermature debbono essere congrue all’orientamento delle facciate su cui vengono installate (aggetti orizzontali per le facciate esposte a sud e aggetti verticali per le facciate esposte ad est e ad ovest). Infine prescrive che d’inverno le schermature consentano un soleggiamento delle superfici vetrate di almeno l’80%.
IL CENTRO – Tra i Comuni del Centro è stato scelto un Regolamento Edilizio Unitario approvato dai Comuni dell’Empolese-Val d’Elsa. Si tratta di 15 Comuni: Capraia e Limite, Castelfiorentino, Castelfranco di Sotto, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montespertoli, Montopoli Val d’Arno, Montelupo Fiorentino, San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Vinci. Il loro “Regolamento per l’Edilizia Sostenibile” datato marzo 2009 è riuscito ad unire le competenze delle varie realtà locali e a produrre un buon risultato in un territorio, la Toscana, che fino ad ora aveva emesso soltanto delle linee guida sul tema delle rinnovabili. Un’ulteriore nota il rapporto la attribuisce alla fruibilità del regolamento che risulta ancor più efficace vista la chiarezza. Tra le richieste più importanti è la corretta valutazione preliminare del sito e l’integrazione al contesto urbano e paesaggistico che deve essere effettuata prima di edificare una nuova abitazione e/o un nuovo lotto.
IL SUD – Nel Sud si è deciso di premiare il Comune di Salerno. Anche in questo caso il Regolamento Edilizio risulta tra i più completi e sicuramente “innovativi” rispetto alla realtà circostante. Il regolamento, finito di integrare a febbraio 2010, mette in pratica obblighi che nella regione Campania sono rimaste solo nella teoria delle linee guida emanate. Si parla infatti di requisiti quali la trasmittanza termica degli edifici, pari a 0,40 W/m2 K per le strutture opache verticali che si riduce di un ulteriore 10% per gli edifici pubblici. È obbligatorio il ricorso alle fonti rinnovabili sia per la produzione di ACS – Acqua Calda Sanitaria – con il 50% del fabbisogno annuo,
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http://www.immobilia-re.eu/house-living-and-business-rassegna-stampa-3-gennaio-2011/