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Il significato delle casette in legno in relazione al contesto di riferimento

Nel gergo comune, si utilizza il termine casetta, parlando di piccole strutture, solitamente utilizzate come sgabuzzino all’esterno della propria abitazione, oppure come l’edificio dedito al quieto vivere della flemmatica montagna e, ancora, può essere definita coma una “club house”, ovvero possedere una funzione d’uso dedicata a luogo di ritrovo dei soci di un club sportivo.
Una casetta in legno, differisce di gran lunga, rispetto alla casetta da giardino; mentre con la prima, si fa riferimento ad un luogo principalmente abitabile, ad un punto di ritrovo o a scopo ricreativo, con l’altro termine si intende un ricovero per attrezzi, offrendo, comunque, uno spazio chiuso, al riparo dalla pioggia e dal vento, adatto per lo svolgimento di alcuni lavoretti legati al bricolage o alla meccanica degli oggetti.
Tornando alla prima dicitura, è, ormai comune, trovare terminologie quali clubhouse – golf, clubhouse – tennis, di clubhouse – countryclub e così via dicendo, sottolineando il costrutto “club” per ogni specificità: se si tratta dello sport relativo al golf, al tennis, al calcio o un locale chic mondano dove intrattenere gli ospiti. La classica club house svolge una funzione principalmente sociale all’interno del circolo sportivo e, talvolta, può contenere anche una sala di lettura, una salagiochi, ma anche un eventuale bar o ristorante integrati perfettamente alla struttura primaria.
Il design della club house ha un forte impatto visivo, senza eccedere, basta che vi sia un elemento architettonico in grado di esaltarne il gusto estetico: questa rappresenta un’altra fondamentale differenza tra una casetta in legno ed una casetta da giardino.
Il legno è potenziamente il miglior elemento di costruzione per una clubhouse: non vi è alcuna differenza se si tratta di una struttura dedicata ad una squadra di rugby, oppure, realizzata per un golf club, il legno, oltre a rappresentare un elemento unico ed originale, è ecosostenibile, flessibile ed offre varietà di design che si integrano perfettamente in un club sportivo o in un circolo ricreativo.
Del resto, anche la stessa Treccani, nel definire il termine “club”, lo intende come un circolo e/o un’associazione in cui i membri si ritrovano, si incontrano essendo legati da interessi e passioni comuni: si evince, dunque, come l’impulso sociale, di collaborazione e partecipazione sia intrinseco alla dicitura club-house, poco fa esposta.
Se a questa poderosa funzione sociale della clubhouse, si aggiunga anche il calore derivato dall’utilizzo del materiale ligneo, il risultato è senz’altro sublime: l’isolamento che il legno trasferisce all’ambiente stesso, le caratteristiche fisiche e qualitative che un legno di abete nordico a lenta crescita, permettono la progettazione e la costruzione di strutture clubhouse poste su due piani oppure tettoie aperte per un uso estivo.
In conclusione, nonostante l’elemento sociale costituisca il tratto distintivo che differisce la casetta in legno dalla casetta da giardino, per entrambe, esistono elementi comuni, come il bassissimo impatto ambientale, i costi contenuti per la realizzazione e manutenzione della struttura e, soprattutto, una scelta “green” da parte dell’utente, indirizzata verso il basso impatto ambientale e dagli sprechi ridotti di risorse.

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