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L’evoluzione del Riscaldamento a Pavimento

Antichità
Fin dall’epoca romana il riscaldamento a pavimento era utilizzato nelle abitazioni e nei locali pubblici, venivano costruiti focolari interrati e il calore dei fumi veniva condotto al di sotto dei pavimenti da appositi canali.

Il ‘900
Nei primi del novecento si iniziò ad utilizzare tubi annegati nel sottofondo dei pavimenti, soluzione molto simile a quella attuale, la loro diffusione nella prima metà del secolo non è stata molta, solo nel decennio successivo alla seconda guerra mondiale furono realizzati più di 100.000 alloggi con sistemi di pannelli radianti a pavimento. Venivano utilizzati tubi in acciaio inseriti nei sottofondi dei pavimenti senza però utilizzare l’accorgimento di inserire uno strato di materiale isolante. Questa mancanza portò gravi problemi, infatti molto presto chi era in possesso di quelle case iniziò a lamentare mal di testa, eccessiva sudorazione e gonfiore agli arti inferiori. Queste condizioni di malessere e disagio erano dovute alla mancata analisi preventiva del sistema e alla mancanza di materiale isolante che portava ad una dispersione del calore e ad un surriscaldamento dell’intero solaio causando così alte temperature a terra ma basso riscaldamento dell’ambiente. Negli anni 70 i problemi furono risolti perchè si inizio a progettare con nuove norme per il risparmio energetico, l’utillizzo di sistemi isolanti e l’inserimento di sistemi di regolazione. Si ebbe così una rinascita degli impianti di riscaldamento a pavimento ma la diffusione fu frenata dalla paura dovuta agli insuccessi precedenti.

Il 2000
Nel 2000 ci fu la definitiva affermazione dei sistemi di riscaldamento a pavimento, sia nella climatizzazione civile sia nella climatizzazione industriale. L’utilizzo di tubazioni multistrato ( in materiale Pe-rt) fornisce il massimo risparmio energetico e il corretto isolamento permette di ottenere un ambiente salubre ed una temperatura costante che migliorano il benessere. Ovviamente lo sviluppo della tecnologia ha permesso anche di utilizzare gli stessi impianti di riscaldamento a irraggiamento per il raffrescamento radiante per i periodi estivi.

Vantaggi
La climatizzazione a pavimento offre anche un notevole vantaggio di libertà per l’arredamento delle stanze e il pieno utilizzo degli spazi, cosa che con i vecchi termoconvettori non era possibile. Tutti questi fattori porteranno sempre ad una maggiore diffusione del riscaldamento a pavimento, un’idea antica ma ancora attuale, la migliore soluzione per la climatizzazione civile e la climatizzazione industria a basso costo.
Il brevetto
Il primo a realizzare e a coprire con brevetto un sistema di riscaldamento a pavimento, che utilizzava acqua calda, fu un professore inglese di nome Barker. All’inizio del XX secolo il brevetto fu ceduto alla Crittal Company che lo utilizzò per la prima volta a Liverpool nel 1909.

Maggior benessere e prevenzione allergie
L’effetto positivo del riscaldamento a pavimento viene anche sottolineato dalla lega tedesca contro allergie ed asma (DAAB e.V.) che ha verificato che in appartamenti con riscaldamento a pavimento il numero di acari nelle moquette e nei materassi risulta inferiore rispetto ad appartamenti con riscaldamento a radiatori e questo effetto dura fino all’estate, quindi anche dopo il periodo di riscaldamento.

Aluclima – Leader nella realizzazione di impianti di riscaldamento a pavimento

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