Una volta superati i vincoli normativi legati agli ampliamenti, laddove i piani regolatori e i regolamento comunale ne permettano le costruzioni, si passa al secondo ostacolo da superare: quale sistema edilizio usare per aggiungere nuovi livelli, orizzontali o verticali, ad una struttura esistente, probabilmente risalente al passato, considerando l’età media del patrimonio immobiliare italiano? La soluzione, stavolta, è abbastanza semplice e immediata. Le estensioni realizzate con strutture in legno, infatti, hanno caratteristiche in grado di metterle al primo posto sul podio dei sistemi costruttivi più adatti a questo scopo. Tre, le qualità innegabili. Si tratta di sistemi di costruzione leggeri, visto che si basano sull’uso di un materiale, il legno innegabilmente meno pesante rispetto a calcestruzzo, cemento armato, laterizi. Conseguenza di questa prima qualità, la seconda: i tempi di costruzione sono brevi e certi. Grazie alla prefabbricazione, alla progettazione su misura e alla possibilità di controllare ogni elemento del sistema prima di arrivare in cantiere, i tempi di accorciano notevolmente e, con loro, i costi del cantiere. Precisione, certezza di tempi e costi e processo produttivo lineare con un margine d’errore veramente minimo, quindi. Ma non solo, scegliere un sistema costruttivo in legno rappresenta un’ottima occasione per fare anche del bene all’ambiente, terzo vantaggio, perché si usa materia prima sostenibile, nella maggior parte dei casi certificata FSC, quindi proveniente da boschi soggetti a riforestazione programmata, e con una filiera produttiva veramente breve, in cui si è in grado di tagliare i consumi di energia e di materiale, per un conto complessivo positivo. Il legno si adatta a diverse tipologie di applicazione; come si vede nelle pagine a seguire, può essere usato per costruire ampliamenti verticali, aggiungendo livelli ad edifici esistenti, o estensioni orizzontali, in grado di mimetizzarsi completamente con l’involucro edilizio a cui si affiancano. Le strutture in legno, infatti, non vestono un unico abito: le essenze possono essere lasciate a vista o intonacate, per rispettare lo stile dell’edificio a cui si aggiungono e non innescare una rivoluzione stilistica laddove non richiesta. Il legno vince, grazie alla sua leggerezza ne permette l’uso anche su strutture esistenti in involucri edilizi pensati per non ospitare nuovi livelli. Grazie alla progettazione su misura, i cantieri risultano veloci e precisi con margini di errore minimo. Adatto per diversi sistemi costruttivi, è in grado di rispondere a multiple esigenze funzionali, dalla realizzazione di una struttura portante, a quella di pareti perimetrali o di scale autoportanti.
CARATTERISTICHE ANTISISMICHE:

Si è già parlato della leggerezza, caratteristica primaria nella scelta di una struttura in legno per la realizzazione di un ampliamento. Ma questo tipo di sistema porta anche un altro vantaggio, molto importante in una terra sismica come quella italiana. Si tratta, infatti, di strutture antisismiche: una casa in legno non ha problemi di assestamento e, se costruita a regola d’arte, sopporta bene i movimenti tellurici. Test di diverse università dimostrano che il legno è il materiale da costruzione preferito in zone a rischio terremoto per elasticità, duttilità e deformabilità dei giunti. Si tratta di caratteristiche che rimangono invariate nel caso di costruzione di case unifamiliari o progetti molto grandi, dai condomini ai multipiano in legno. Una chiave di lettura particolarmente interessante, perché riguarda anche la durabilità dell’involucro e la sua necessità di manutenzione. Andando contro i pregiudizi sul legno, è proprio questo il materiale più resistente e con minor necessità di manutenzione, anche per quanto riguarda gli incendi. Gli edifici in legno strutturale, infatti, si a lamellare che massiccio, garantiscono REI (classe di resistenza meccanica al fuoco espressa in minuti), pari o addirittura superiori alle strutture in muratura o in cemento armato.

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