No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

Introduzione al concetto di casa passiva

La casa passiva è un particolare tipo di abitazione progettata appositamente per essere praticamente autonoma dal punto di vista energetico. Le case passive infatti necessitano di un fabbisogno termico annuo inferiore ai 15 kWh/mq. Un’abitazione di questo tipo riesce a mantenere un ambiente interno climaticamente comfortevole in tutte le stagioni senza fare ricorso a impianti attivi di riscaldamento o condizionamento tipici delle case comuni.

Perchè una casa possa considerarsi passiva la somma del calore generato internamente all’edificio da persone ed elettrodomestici, più il calore fornito con l’irraggiamento solare devono essere quasi sufficienti a compensare le naturali perdite dell’edificio durante la stagione invernale. L’energia per riscaldare l’ambiente viene fornita utilizzando sistemi che non si trovano nelle abitazioni comuni come pannelli solari e pompe di calore che se implementati assieme ad una progettazione accurata dell’edifico, soprattutto per quanto riguarda l’esposizione al sole e l’isolamento termico delle mura perimetrali, vetrati e tetto consentono di non disperdere il calore che si accumula all’interno dell’edificio. Anche i sistemi di ventilazione sono progettati per consentire il ricambio d’aria senza disperdere il calore.

Le prime case passive sono nate nei paesi nordici e si sono successivamente diffuse nell’Europa continentale. Fondamentale per una casa passiva è non disperdere il calore interno. La perdita di calore viene ridotta al minimo utilizzando appositi materiali isolanti a bassa dispersione, inoltre durante il periodo estivo grazie ad un efficienste sistema di coibentazione si riescono ad ottenere temperature più basse rispetto all’ambiante esterno. Questo tipo di abitazione inoltre non è dotato di un sistema di riscaldamento tradizionale, infatti la distribuzione del calore avviene utilizzando un sistema di ventilazione che consente anche di recuperare buona parte del calore dell’aria in uscita. In pratica accade che l’aria calda in uscita è convogliata in uno scambiatore di flusso dove cederà gran parte del suo calore all’aria fredda in ingresso. Tale tipo di impianto è indispensabile in una casa passiva in quanto se si aprissero le finestre per cambiare l’aria si avrebbe una consistente dispersione di calore.

Il fabbisogno energetico che non si riesce a soddisfare in modo completamente passivo può essere integrato utilizzando una pompa di calore, tale impianto può essere utilizzato anche per scaldare l’acqua. Tale impianto può essere integrato da un impianto da energia solare per il riscaldamento dell’acqua.

Naturalmente non esiste un unico metodo di costruzione delle case passive in quanto essa va appositamente progettata in base alla zona in cui verrà costruita ed al clima tipico della regione. Ovviamente le case passive norvegesi saranno molto diverse da quelle costruite in Sicilia. Ovviamente una casa Siciliana dovrà essere isolata oltre che contro il freddo anche contro il caldo della stagione estiva, problema che non ci si pone nei paesi nordici. Tutto questo ha influenza sulla progettazione, sui materiali utilizzati, lo spessore dei vetri, la ventilazione ecc. Infine un ultimo accenno a quelli che sono i costi di costruzione di una casa passiva, molti pensano che non valga la pena costruirle perchè molto più costose delle case tradizionali, in realtà il costo rispetto ad una casa comune è superiore solamente del 5-8%.

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing