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Le tipologie di biocamini e stufe si distinguono in base alle dimensioni. Dai piccoli camini che si appendono a parete, con funzioni per lo più decorative, alle stufe vere e proprie che possiedono spesso anche sistemi di gestione elettronici, come accensione-spegnimento programmati e termoregolazione. Ci sono stufe a bioetanolo da muro, stufe a bioetanolo da appendere e addirittura anche stufe a bioetanolo da tavolo. Tenendo conto dei pro e contro delle stufe a bioetanolo, possiamo fare la scelta migliore.
Esistono anche alcune stufe di potenza e prezzi superiori che consentono l’allaccio all’impianto esistente dei radiatori e che a tutti gli effetti sostituiscono una caldaia per il riscaldamento a gas naturale. Le stufe che vanno al di là dei sistemi d’arredo sono dotate anche di ventilazione, per ottimizzare la diffusione del calore e di un sistema antiribaltamento, indispensabile per la sicurezza poichè si tratta di dispositivi che utilizzano carburante liquido. Spesso sono dotate, infine, di sistema di diffusione d’essenze per gli ambienti. A meno che le esigenze e i gusti personali non richiedano un intervento di muratura, per collocare un caminetto a bioetanolo fisso, magari inserito all’interno di una parete, non è necessario richiedere la manodopera specializzata di un muratore, in quanto, la completa assenza di canna fumaria garantisce un intervento fai da te, nemmeno poi così difficoltoso da eseguire: basta solamente possedere un minimo di manualità. I caminetti a bioetanolo, inoltre, possono essere installati a parete, come se si appendesse un semplice quadro o uno specchio, oppure appoggiati a terra, nel caso in cui i modelli fossero più indicati per tale impiego.Fonte immagine: www.a-fireplace.com
Tags: alcofiamma, caminetti al bioetanolo, industrie chimiche valenzana
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