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Il costante sviluppo delle tecnologie e dei software della computer grafica ha consentito la possibilità sempre maggiore di tradurre in modo realistico le proprie idee e progetti. Tale possibilità è molto importante se si svolge una professione creativa in cui si ha la necessità di trasmettere al cliente l’immagine reale di un prodotto che deve ancora essere realizzato fisicamente. In passato tale limite veniva superato con la realizzazione di disegni o fotografie che davano un’idea, comunque parziale, del prodotto finale. Oggi, invece, abbiamo a disposizione software che consentono di realizzare immagini 3D molto dettagliate del prodotto finale che rendono possibile mostrarlo in ogni sua angolazione.
Questi software sono detti “motori di rendering” e consistono in programmi basati su complesse equazioni matematiche che, in base al settaggio di particolari variabili, consentono di ottenere l’immagine reale di prodotti che devono ancora essere realizzati. Il rendering 3D, chiamato anche rendering fotorealistico, è uno strumento molto utile in ambito creativo e, in particolare, in campo immobiliare perché rende possibile la creazione di modelli molto realistici. Per creare un buon rendering 3D, però, bisogna prestare particolare attenzione ad alcuni parametri. Uno di essi è l’illuminazione che consiste nel dare la giusta luminosità all’oggetto creato attraverso il posizionamento di fonti di luce, riflessi, ombre e sfumature: è fondamentale, in questo caso, che si riescano a notare tutti i particolari. Anche la trasparenza è una variabile importante, soprattutto nel caso in cui si debbano realizzare parti in vetro, come finestre o balconi.
Bisogna prestare attenzione anche alle prospettive: esse non devono essere distorte ma corrispondere il più possibile a quelle reali. Nell’ambito della rendering 3d degli immobili tra le variabili più importanti ci sono la texture e la definizione dell’ambiente esterno che consentono di inserire nell’immagine dettagli appartenenti al mondo reale, in grado di rendere molto realistico il prodotto raffigurato. Se si ha bisogno di mostrare l’esterno di un edificio, infatti, bisognerà concentrarsi maggiormente sul rendering di esterni e prestare particolare attenzione ai particolari, come ad esempio la presenza di persone, di erba o automobili e tutto ciò che è utile a rendere realistica l’immagine.
Quando ci si appresta a realizzare un rendering di esterni, inoltre, è importante tener presente che i particolari non devono essere eccessivi o inappropriati ma ordinati e bilanciati tra di loro. Un buon rendering 3d, quindi, è quello che riesce a riprodurre un’immagine relistica che sia di grande impatto e in grado di persuadere il cliente. Dopo che l’immagine è stata renderizzata è possibile creare il movimento inserendo i fotogrammi all’interno di un’apposita timeline: si può, ad esempio, creare un percorso virtuale che mostri al cliente ogni aspetto dell’edificio realizzato in modo da dare l’idea del prodotto finito. I tempi di realizzazione di un buon rendering sono variabili e dipendono dalla complessità del prodotto da realizzare, dal suo grado di realismo e dal tipo di software utilizzato.
Tra i motori di rendering più noti e più potenti c’è il RenderMan, creato dalla Pixar, che ha reso possibile la realizzazione di numerosi film di ultima generazione.
Tags: animazioni in 3d, Rendering, rendering di esterni, rendering di interni, rendering volumetri e rendering di parchi e giardini
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