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Le nuove frontiere per lo sviluppo del settore Arredobagno

Collaborazione tra produttori e distributori, design intelligente e funzionale, innovazione e razionalizzazione degli investimenti. Sono queste le leve principali su cui dovranno muoversi le aziende produttrici e i distributori del settore arredobagno per superare la fase di crisi che ha caratterizzato il comparto negli ultimi anni.

A sottolinearlo un’indagine realizzata dal Mip Politecnico di Milano per la rivista Il Bagno Oggi e Domani di Reed Business Information, anticipata il 17 giugno nel corso del convegno “Arredobagno: nuove frontiere tra mercato e design”.

L’indagine, realizzata con il contributo delle principali associazioni di categoria – Assobagno, Angaisa e Confindustria Ceramica – rappresenta un importante momento di confronto sul settore nel suo complesso, frutto della valutazione di molti casi aziendali e di interviste alla filiera produttiva e distributiva, per individuare linee di sviluppo competitive per il futuro. Lo studio commissionato dalla testata Il Bagno Oggi e Domani al Mip, individua alcuni temi caldi che oggi rappresentano le maggiori criticità per il settore: l’esposizione finanziaria, la gamma prodotti spesso troppo ampia, e la collaborazione tra produttori e distributori.

“L’obiettivo di questo rapporto – commenta Marco Levi, amministratore delegato del gruppo Reed Business Information – è quello di fornire un quadro del settore, per poter aiutare produttori e distributori ad avere gli strumenti per comprendere meglio il proprio mercato”.

In particolare, secondo l’analisi presentata dal professor Gianluca Spina, presidente del Mip – Politecnico di Milano, per superare la crisi le aziende dovranno lavorare su una maggiore integrazione della filiera, che vedrà produttori e distributori lavorare “in cordata” per andare incontro alle esigenze di una clientela, sia privata sia professionale, che ricerca sempre più, oltre al prodotto, il servizio e la competenza. “In tutti i settori industriali in crisi – precisa Spina- si va verso una concentrazione degli operatori. Questo processo nell’ambito dell’arredobagno non è ancora avvenuto, ma sarà inevitabile nei prossimi anni”.

Un altro imperativo riguarda i prodotti e le linee di sviluppo di design. La strada da perseguire è quella dell’innovazione di prodotto, che non deve però essere solo frutto di un’idea, ma anche della relazione tra produttore e cliente. Deve tenere quindi conto delle richieste del mercato e della clientela in un’ottica di trasformazione del prodotto “moda” in prodotto “classico”. La vera sfida è quella di far evolvere il prodotto moda, che oggi incide per il 70% sui fatturati delle aziende, sebbene con un ciclo di vita troppo breve, in prodotto classico, con un ciclo di vita di 15-20 anni. Un processo che avviene se il prodotto di moda unisce al concetto di innovazione anche quello di funzionalità e di capacità di rispondere a un reale bisogno di mercato.

La creatività e l’innovazione vanno stimolate e valorizzate, ma le idee e i progetti vanno poi gestiti per poter diventare un’offerta di mercato valida e competitiva. Una strada, questa, che si percorre attraverso la collaborazione sempre più stretta tra designer, progettisti, produttori e distributori, tenendo conto degli stimoli che ogni giorno arrivano dalla clientela. Un percorso che deve tradursi anche in nuovi modelli di vendita e di posizionamento sul mercato.

L’indagine sottolinea il valore del Made in Italy per una crescita sia sul mercato locale sia su quello internazionale, proponendo anche nuovi formati per quanto riguarda la vendita. Secondo lo studio del Mip i grandi showroom monomarca, spesso di grande impatto comunicativo, comportano comunque investimenti elevati. Talvolta corner monomarca più piccoli, all’interno di grandi distributori qualificati, possono produrre risultati commerciali anche più significativi.

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