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link UP Europe! associazione per l’uso etico e didattico dell’informatica,dal mese di ottobre pubblicaalla url http://romanews.it/blog un nuovo blog di approfondimento sulle realtà meno conosciute di Roma e dintorni.Nel blog è presente una sezione dedicata ai quartieri di Roma in cui si intende curaresia una retrospettiva storica degli aspetti meno conosciuti dei quartieri che nuove informazionied evoluzioni.I contenuti sono molto ricchi di foto e contributi video selezionati da youtube e vimeoed anche prodotti dalla redazione del sito.Il primo articolo pubblicato nella sezione riguarda il quartiere Pigneto ormai tra i più segnalati per l’intensa e vivace vita artistica e culturale notturna ovvero per la “movida”.
Storia del Pigneto, da bosco di Pini a quartiere operaio del primo novecento
C’era solo un bosco di pini, un pigneto appunto, di proprietà prima dei nobili Caballini poi dei nobili Buonaccorsi,circondato da campi e qualche casetta di contadini. Quando comandava il Papa l’area tra la Casilina e la Prenestina, a ridosso di Porta Maggiore, era un bosco di pini mediterranei, punteggiato da ville e casali, traversato dalla prima ferrovia, Roma-Frascati, quando i piemontesi irruppero da Porta Pia.Roma capitale cambiò tutto. II Papa si chiuse nel silenzio del suo Vaticano, dove è ancora oggi.I piemontesi arrivarono in frotte, costuirono ministeri, uffici governativi. caserme e scuole. I palazzi Umbertini e i grandi viali furono figli della prima grande speculazione edilizia romana. la prima di tante.Cominciò cosi un grosso esodo dalle campagne verso la nuova capitale, che trovava i suoi punti di forza nella Roma dentro le mura Aureliane.II Pigneto, a sud di Porta Maggiore, rimaneva Pigneto, anche se la Casilina, e la Prenestina, che ne facevano un triangolo, diventavano, come erano gia state per la Roma antica, le due grandi vie che portavano a Porta Maggiore, l’ingresso più importante di Roma, venedo da sud.Nemmeno il Pigneto poteva rimanere intatto, in questo accrescimento tumultuoso della città.Verso la fine del XIX secolo, cominciarono a sorgere le prime abitazioni, a metà strada tra città e campagna. case. casette, casupole, casali dentro e ai margini della pineta. il cui confine erano anche quegli archi dell’acquedotto romano che ancora vedete, sul lato della casilina. Arriveranno i tram che ancora ci sono. e percorrono. con buona frequenza, (il 5 e il 14) quel lato del quartiere. per leggere l’articolo completo vai al sito originale cliccando questo link
Tags: blog su Roma, quartiere Pigneto, roma
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