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Un mercato equo per tutti. Questa è l’idea di Equalway, il nuovo framework dedicato ai Gruppi di acquisto e dei piccoli produttori che lavorano nell’ambito biologico e a tutela dei prodotti tipici. Idea concretizzata in un sito internet che mette in comunicazione acquirenti e produttori, al fine di offrire prodotti di alta qualità ad un prezzo contenuto (non lievitato dai soliti intermediari scrupolosi).
Grazie ad Equalway è possibile creare dei gruppi d’acquisto di amici e acquistare un determinato tipo di merce in comune, suddividendo successivamente l’acquisto nelle giuste parti. In questo modo anche l’ambiente ne beneficerà grazie alla diminuzione di produzione di CO2, dovuti ai vari trasporti che le macchine aziendali devono sostenere per i spostamenti del prodotto.
Equal way è uno spazio concreto per far crescere forme di scambio economicamente sostenibili e vantaggiose che pongano in rilievo il rispetto delle persone e dell’ambiente – ecco come parla la nota del servizio – crediamo che un mondo “altro” può essere raggiunto solo passando attraverso la valorizzazione di concetti quali equità, ambiente, tipicità, lavoro senza sfruttamento, relazioni umane e conoscenza.
Il commercio equo-solidale, la filiera corta, la promozione dei prodotti tipici realizzati nel rispetto dell’ambiente e delle persone, l’affermazione dei prodotti a km zero e del biologico possono infatti diventare gli strumenti attraverso cui impostare un altro modo di produrre, rapportarsi, consumare e vivere.
Equalway è innanzitutto un progetto sociale ed economico – afferma Dario Ventre, 25 anni, coordinatore dell’iniziativa – che ha l’obiettivo di mettere in primo piano il rispetto delle persone e delle culture. Crediamo che ciò sia possibile grazie ad un mondo economico "altro" attraverso il quale valorizzare equità, ambiente, tipicità, lavoro senza sfruttamento, relazioni umane e conoscenza.
Attraverso il sito equalway è possibile mettersi in contatto direttamente con i produttori, sapere chi sono, in che modo producono, capire la “storia” dei beni e dei servizi che si acquistano, da dove arrivano e come vengono realizzati, quali sono le passioni e le difficoltà che vi sono dietro.
L’intermediazione tipica delle lunghe filiere della grande distribuzione lascia con equalway il posto al contatto diretto: la conoscenza, che fino ad ora si fermava ad un’etichetta ed il suo logo, va oltre e passa attraverso le voci, i racconti e le esperienze di chi lavora.
Un luogo con le sole esperienze di chi produce non darebbe vita ad un dialogo e ad una crescita. Per questo attraverso equalway è possibile instaurare dei rapporti “narrativi” tra produttori e consumatori e tra gruppi di consumatori: è infatti possibile attraverso il sito creare dei gruppi d’acquisto. Si tratta di gruppi di persone che vivono – o che lavorano – nello stesso luogo e che decidono di rivolgersi assieme ai produttori per poterli incontrare, fare domande, proporre acquisti e muovergli eventuali appunti.
E’ un paradigma sfidante dei rapporti tra consumatori e produttori – dichiara Ursula Franco, che si occupa delle tematiche di comunicazione – che realizza maggiore conoscenza e responsabilità da parte dei vari attori in gioco. Equalway è inoltre uno strumento utile ai piccoli produttori per sfuggire alle logiche della grande distribuzione, tutte basate sul prezzo e che, sulla spinta all’omologazione, distruggono specificità locali e culture.
Il progetto, ideato e realizzato da ragazzi tra i 25 e i 33 anni che hanno deciso di mettersi assieme in cooperativa (e che ha già ottenuto un importante riconoscimento dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero delle Politiche Giovanili), è un’interessante sfida anche dal punto di vista tecnologico-comunicativo: è infatti assieme un social network ed un vero e proprio marketplace web 2.0 che non ha eguali in Italia.
Funzionerà? Beh, speriamo di si! Crediamo che in un periodo di crisi dei modelli economici tradizionali – ci dice Bruno Ventre, ideatore di equalway – sia assolutamente necessario puntare su conoscenza, condivisione e responsabilità. Immaginiamo che le produzioni biologiche, quelle equosolidali, gli acquisti a chilometro zero e i consumi responsabili possano risultare il mezzo per raggiungere la consapevolezza necessaria. Ci mettiamo la nostra convinzione e la nostra passione, vediamo cosa succede!
Ventre, 25 anni, coordinatore dell’iniziativa – che ha l’obiettivo di mettere in primo piano il rispetto delle persone e delle culture. Crediamo che ciò sia possibile grazie ad un mondo economico "altro" attraverso il quale valorizzare equità, ambiente, tipicità, lavoro senza sfruttamento, relazioni umane e conoscenza.
Tags: agricoltura biologica, equalway, equosolidale, filiera corta, gas, gruppi di acquisto solidale, km zero
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