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La marketing web tv intervista il teorico della comunicazione Andrea Pitasi

Tra
pochi giorni on line l’intervista ad
Andrea Pitasi
,
docente presso le Facoltà
di Scienze Sociali, Università Gabriele d’Annunzio di Chieti e
Pescara e
la
Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli Studi Suor
Orsola Benincasa di Napoli,in cui racconta dei cambiamenti a livello
economico, politico e sociale che sono sotto i nostri occhi,
analizzati anche nel suo libro “Teoria
sistemica e complessità sociale", legati alle innovazioni
tecnologiche dei nostri tempi. Tanto più verrà opposta resistenza a
tali innovazioni da parte di alcuni ambiti della società, quanto più
queste troveranno difficoltà ad attecchire. La società attuale
globalmente intesa, necessita di una riconfigurazione dei settori di
business principali, andando ad eliminare quelle piccole innovazioni
incrementali che complicano, anziché migliorare, la vita dei
cittadini.

Questa,
probabilmente, potrebbe essere una
soluzione per ridurre il digital divide
,
ovvero la difficoltà d’accesso alle piattaforme tecnologiche vissuta
da una grossa fetta di utenti. Una soluzione strategica è
focalizzarsi sul mantenimento nel medio e lungo termine di una
tecnologia e poi farla sostituire da una tecnologia più avanzata che
riorganizzi la diffusione dell’informazione e della conoscenza.

Oggetto
di discussione è stata anche la pubblica amministrazione, che a
partire dal D.P.R. 150 del 2000 si trova ad un bivio: seguire il
criterio Porteriano di attaccamento al territorio o piuttosto passare
al paradigma di Norman in cui l’apparato statale si smaterializza e
dà prevalenza ad una dimensione glocale e simbolica? Lo studioso
suggerisce indubbiamente di seguire il modello Normaniano di
comunicazione diffusa, utilizzando una logica di think
global act local
.
Da questa scelta direzionale dipende l’evoluzione del sistema
pubblico Italiano.

Sui
social network

e sulle potenzialità di quest’ultimi, Pitasi ha sicuramente un
parere positivo
,
seppur scettico rispetto all’uso ancora “arcaico” che spesso se
ne fa. I social network sono talvolta ancora utilizzati come
strumenti dell’era industriale: le aziende targettizzano la loro
comunicazione nei limiti del loro territorio geografico, tagliando
così potenziali utenti che nella logica glocale dei social network
sarebbero invece potenziali clienti a tutti gli effetti.

L’intervista
si conclude con una domanda sull’ultimo libro di cui il Professor
Pitasi ha curato la stesura insieme ad una equipe interdisciplinare
di studiosi: “Regole
e finzioni. Il sistema giudiziario nella fiction cine-televisiva”.
Tema
del libro è quanto l’idea che le persone hanno del sistema
giudiziario, Italiano e Americano, sia influenzato da come viene
rappresentato nella fiction televisiva e come all’opposto il sistema
giudiziario talvolta si autoconvinca di essere protagonista di una
fiction. Il rischio è di approdare a verdetti spesso differenti nei
due mondi, fiction e realtà, rischiando di “salvare” un
colpevole a livello di opinione pubblica, o al contrario demonizzare
un innocente, a causa dell’ormai diffuso pericolo di vedere la realtà
come
fosse

una fiction.

Per
vedere l’intervista www.marketingwebtv.it

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