compro oro usato firenze

Il futuro del prezzo dell’oro non pùò essere certo pianificato in modo sicuro ma sicuramente l’oro rimane comunque un bene rifugio reale che basa le proprie sorti sulla più antica legge del commercio quella della domanda e dell’offerta. Fino a pochi mesi fa molte fonti autorevoli davano il prezzo dell’oro sopra i 2000 dollari l’oncia in un futuro a noi molto prossimo, nonostante questo non si sia ancora verificato anzi la sua quotazione ha oscillato allontanandosi da quella soglia, attestandosi qualche centinaio di dollari sotto i picchi massimi raggiunti, l’interesse di investitori privati e istituzionali non si è certo affievolito. La domanda dell’oro è sostenuta da varie forze finanziarie: la domanda produttiva, quella del comparto della gioielleria e quello degli investimenti nel quale viene utilizzato come bene rifugio o bene speculativo, si tratta di prendere in considerazione le prospettive di breve e medio termine per quanto riguarda il possibile incontro di domanda e offerta, sappiamo che in caso di incertezza economica la domanda di oro sale ai danni degli altri comparti azionari, soprattutto in un contesto di permanenza della debolezza del dollaro in un contesto come quello attuale, le possibilità che l’interesse degli investitori aumenti è quasi inevitabile, come è anche dimostrato dalla crescente richiesta dei nuovi paesi protagonisti dell’economia mondiale che stanno accumulando oro a ritmi sostenuti garantendo così una maggior stabilità alla propria crescita, teniamo in considerazione che tutte le economie mature occidentali possano vantare notevoli riserve auree e che le nuove potenze economiche mondiali negli ultimi anni si stanno prodigando a crearle. D’altro canto bisogna comunque tenere in considerazione la domanda di oro per scopi industriali che pur essendo limitata a comparti più resistenti alla crisi come l’high-tech e quello medico potrebbe comunque risentire di un calo di consumi dei mercati occidentali in caso di permanenza dell’incertezza finanziaria attuale, mercati che sono ancora importanti visto l’elevato numero di potenziali consumatori soprattutto in attesa di uno sviluppo più ampio dei mercati dei paesi Asiatici e di quelli degli altri paesi emergenti che stanno comunque crescendo a ritmi sostenuti. Il comparto della gioielleria nonostante la battuta di arresto in Europa sembra essere comunque sostenuto dai paesi Arabi dove la domanda di gioielli è molto elevata oltre che dalla Cina e dall’India che però in questo momento è in parte frenata dalle limitazioni imposte dal proprio governo per quanto riguarda l’acquisto di beni in oro. Come abbiamo accenna to le incognite sul tavolo sono molte e non si limitano a quelle citate, che anzi rappresentano solo una piccola parte delle possibili evoluzioni, per questo una possibile ipotesi da pronosticare è che solo un peggioramento delle tensioni sui mercati finanziari potrebbe dare slancio alla domanda d’oro da investimento, così come un ciclo economico più negativo di quello atteso che in quest’ultimo caso porterebbe la Federal Reserve a prorogare le misure accomodanti se non ad intensificarle, spingendo così gli investitori verso l’oro che in questo caso potrebbe ricominciare a salire e arrivare a sfondare la soglia di 2000 dollari l’oncia, un caso che comunque sarebbe bene non augurarsi in special modo per quanto riguarda le sorti dei paesi occidentali e soprattutto dell’Europa che in questo momoento storico si trova in una posizione di assoluta debolezza finanziaria.