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L’84% dei cantieri nel Lazio non è sicuro

L’associazione per la Sicurezza delle Costruzioni del Lazio, durante una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza in edilizia, ha evidenziato un quadro sconfortante che riguarda i cantieri di Roma e Provincia: secondo un rapporto stilato sulla base di indagini effettuate tra il 2009 e il 2010 emergono una serie di inadempienze che mettono in pericolo gli operai.
L’indagine, effettuata dalle federazioni sindacali regionali del comparto Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, ha fatto emergere diverse problematiche e carenze in merito alla sicurezza dei cantieri nel Lazio che si sono rivelati luoghi pieni di insidie per muratori, operai e carpentieri.
Sono stati presi in esame un campione di 310 cantieri, pubblici e privati, dei quali l’83,5% era situato a Roma o in Provincia di Roma mentre gli altri riguardavano il resto delle Province laziali.
Tra tutti i cantieri del Lazio almeno un’adempienza è stata riscontrata dai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza territoriali nell’84% dei casi, un dato davvero negativo.
Le irregolarità riscontrate nei cantieri vanno dall’assenza di parapetti non a norma (50%), ponteggi non sicuri (32%) e passerelle improvvisate (12%), ma anche impianti non a norma, segnaletica di sicurezza insufficiente, non utilizzo dei dispositivi individuali di protezione (guanti, caschi, scarpe antinfortunistiche, ecc) e assenza della documentazione prevista dalla legge.
Alla base di queste mancanze ci sarebbe una difficoltà generale dell’edilizia ad affrontare le spese: i fondi per le opere pubbliche scarseggiano (i bandi della regione Lazio sono diminuiti del 60%) e la sicurezza rischia di essere considerata un optional nella selvaggia corsa al risparmio.
La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è un’aspetto fondamentale per le aziende, le quali devono seguire attentamente le predisposizioni della legge in merito e fare in modo che i locali, le strutture, gli impianti e i macchinari siano a norma di legge e tutelino i lavoratori. Altrettanto importante la formazione dei lavoratori che devono conoscere le norme comportamentali adatte a preservarli dai rischi presenti nella propria attività e devono utilizzare i dispositivi di protezione personali necessari alla salvaguardia della propria salute, come ad esempio guanti o caschi protettivi. All’interno di ogni azienda, inoltre, devono essere nominate figure specifiche per il controllo del luogo di lavoro che abbiano una formazione adeguata per provvedere alla sicurezza dei lavoratori, al pimo soccorso e alla prevenzione incendi.

Quella di sottovaluttare l’investimento in sicurezza è una tendenza delle aziende gravissima che mette a repentaglio la salute e, purtroppo spesso, anche la vita degli operai.
Dopo i controlli effettuati per l’indagine solo il 74% dei cantieri inadempienti si è messo in regola mentre per almeno il 10% dei casi è stato necessario allertare le Asl e gli organi ispettivi viste le gravi irregolarità.
La campagna di sensibilizzazione e informazione sulla sicurezza nei cantieri proseguirà con l’organizzazione di circa 30 assemblee e la diffusione di materiale informativo e sessioni di formazione per i lavoratori.

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