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Cosa succede ai prezzi dei BTP?

Ecco i motivi per cui i prezzi dei BTP stanno scendendo
La variabilità del prezzo di un BTP è direttamente collegata alla sua durata residua. Per non correre troppi rischi evita di acquistare titoli di stato con scadenze oltre i 5 anni.
Ieri sera sono venuti degli amici a cena. Fabrizio, poco prima che fosse servito il dolce, entra subito nel vivo dell’argomento che gli interessa: gli investimenti.
“Che cosa sta accadendo ai BTP? I loro prezzi sono scesi molto!”
Ricordo ancora che cosa mi disse il mio amico quando iniziò a richiedere la mia consulenza per investire al meglio ed in modo sicuro i suoi sudati risparmi. “Io non voglio rischiare nulla”. Ora che i BTP che compongono circa la metà del suo portafoglio sono in discesa, Fabrizio vive uno stato emotivo di evidente tensione. Se anche tu ti trovi nella sua stessa situazione, al termine di questo post scoprirai i motivi per cui le tue paure sono infondate.
Nell’ebook L’Investimento Perfetto la nuova e potente chiave per investire con successo, spiego che la variabilità del prezzo di un titolo a tasso fisso è strettamente dipendente alla sua vita residua. Tanto maggiore è quest’ultima, tanto più marcate saranno le sue oscillazioni. Questo è uno dei motivi per i quali sconsiglio l’investimento in titoli con durate molto lunghe, salvo casi molto particolari come, ad esempio, la creazione di un capitale in un’ottica pensionistica oppure per un figlio appena nato.
Il ribasso delle quotazioni dei BTP influisce sui miei soldi?
Questa è stata la seconda domanda di Fabrizio e forse è anche ciò che ti stai domandando TU in questo preciso istante.
La risposta è NO, a condizione che tu non debba vendere il titolo prima della sua naturale scadenza. In realtà questa è una semplificazione, perché detenere in portafoglio un BTP svalutato significa che i rendimenti correnti sono più alti di quelli pagati dal tuo titolo di stato.
Ne consegue che se aspetti la scadenza dell’obbligazione continuerai ad incassare interessi più bassi di quelli che potresti ricevere se solo investissi in un BTP di nuova emissione. Però, a differenza della vendita anticipata in cui incassi con certezza una perdita, se porti il tuo titolo di stato sino alla scadenza riotterrai i tuoi soldi indietro, per intero.
E’ sicuro investire in BTP o è meglio scegliere altri titoli di stato?
Ho spiegato a Fabrizio che deve stare tranquillo per due ragioni. Anzitutto perché il suo portafoglio è composto anche da CCT e altri titoli a tasso variabile, per cui l’impatto delle oscillazioni di prezzo dei titoli a tasso fisso sul suo investimento totale è limitato.
In seconda battuta lui ha applicato le mie due regole d’oro. Le stesse che sto per rivelare anche a te. Prima di svelartele, però, voglio ricordarti che è buona regola diversificare SEMPRE i tuoi impieghi, in modo tale da non fare dipendere in maniera eccessiva il risultato totale dall’andamento di uno o di pochi investimenti.
Ed ora veniamo alla fase pratica:

  • limita la durata residua dei tuoi BTP o di altri titoli a tasso fisso a cinque anni. Salvo casi particolari, come ho detto prima, non è opportuno investire in titoli con scadenza lunghissime. Purtroppo molti lo fanno perché sperano che i tassi scendano, così da ottenere un guadagno grazie alla risalita delle quotazioni. Oppure sperano di ottenere rendimenti più elevati grazie alle durate molto lunghe, in modo particolare se per le scadenze brevi i tassi sono contenuti. Bè, amico, lascia che ti dica una Ricordo ancora che cosa mi disse il mio amico quando iniziò a richiedere la mia consulenza per investire al meglio ed in modo sicuro i suoi sudati risparmi. “Io non voglio rischiare nulla”. Ora che i BTP che compongono circa la metà del suo portafoglio sono in discesa, Fabrizio vive uno stato emotivo di evidente tensione. Se anche tu ti trovi nella sua stessa situazione, al termine di questo post scoprirai i motivi per cui le tue paure sono infondate.
    Nell’ebook L’Investimento Perfetto la nuova e potente chiave per investire con successo, spiego che la variabilità del prezzo di un titolo a tasso fisso è strettamente dipendente alla sua vita residua. Tanto maggiore è quest’ultima, tanto più marcate saranno le sue oscillazioni. Questo è uno dei motivi per i quali sconsiglio l’investimento in titoli con durate molto lunghe, salvo casi molto particolari come, ad esempio, la creazione di un capitale in un’ottica pensionistica oppure per un figlio appena nato.
    Il ribasso delle quotazioni dei BTP influisce sui miei soldi?
    Questa è stata la seconda domanda di Fabrizio e forse è anche ciò che ti stai domandando TU in questo preciso istante.
    La risposta è NO, a condizione che tu non debba vendere il titolo prima della sua naturale scadenza. In realtà questa è una semplificazione, perché detenere in portafoglio un BTP svalutato significa che i rendimenti correnti sono più alti di quelli pagati dal tuo titolo di stato.
    Ne consegue che se aspetti la scadenza dell’obbligazione continuerai ad incassare interessi più bassi di quelli che potresti ricevere se solo investissi in un BTP di nuova emissione. Però, a differenza della vendita anticipata in cui incassi con certezza una perdita, se porti il tuo titolo di stato sino alla scadenza riotterrai i tuoi soldi indietro, per intero.
    E’ sicuro investire in BTP o è meglio scegliere altri titoli di stato?
    Ho spiegato a Fabrizio che deve stare tranquillo per due ragioni. Anzitutto perché il suo portafoglio è composto anche da CCT e altri titoli a tasso variabile, per cui l’impatto delle oscillazioni di prezzo dei titoli a tasso fisso sul suo investimento totale è limitato.
    In seconda battuta lui ha applicato le mie due regole d’oro. Le stesse che sto per rivelare anche a te. Prima di svelartele, però, voglio ricordarti che è buona regola diversificare SEMPRE i tuoi impieghi, in modo tale da non fare dipendere in maniera eccessiva il risultato totale dall’andamento di uno o di pochi investimenti.
    Ed ora veniamo alla fase pratica:

    • limita la durata residua dei tuoi BTP o di altri titoli a tasso fisso a cinque anni. Salvo casi particolari, come ho detto prima, non è opportuno investire in titoli con scadenza lunghissime. Purtroppo molti lo fanno perché sperano che i tassi scendano, così da ottenere un guadagno grazie alla risalita delle quotazioni. Oppure sperano di ottenere rendimenti più elevati grazie alle durate molto lunghe, in modo particolare se per le scadenze brevi i tassi sono contenuti. Bè, amico, lascia che ti dica uRicordo ancora che cosa mi disse il mio amico quando iniziò a richiedere la mia consulenza per investire al meglio ed in modo sicuro i suoi sudati risparmi. “Io non voglio rischiare nulla”. Ora che i BTP che compongono circa la metà del suo portafoglio sono in discesa, Fabrizio vive uno stato emotivo di evidente tensione. Se anche tu ti trovi nella sua stessa situazione, al termine di questo post scoprirai i motivi per cui le tue paure sono infondate.
      Nell’ebook L’Investimento Perfetto la nuova e potente chiave per investire con successo, spiego che la variabilità del prezzo di un titolo a tasso fisso è strettamente dipendente alla sua vita residua. Tanto maggiore è quest’ultima, tanto più marcate saranno le sue oscillazioni. Questo è uno dei motivi per i quali sconsiglio l’investimento in titoli con durate molto lunghe, salvo casi molto particolari come, ad esempio, la creazione di un capitale in un’ottica pensionistica oppure per un figlio appena nato.
      Il ribasso delle quotazioni dei BTP influisce sui miei soldi?
      Questa è stata la seconda domanda di Fabrizio e forse è anche ciò che ti stai domandando TU in questo preciso istante.
      La risposta è NO, a condizione che tu non debba vendere il titolo prima della sua naturale scadenza. In realtà questa è una semplificazione, perché detenere in portafoglio un BTP svalutato significa che i rendimenti correnti sono più alti di quelli pagati dal tuo titolo di stato.
      Ne consegue che se aspetti la scadenza dell’obbligazione continuerai ad incassare interessi più bassi di quelli che potresti ricevere se solo investissi in un BTP di nuova emissione. Però, a differenza della vendita anticipata in cui incassi con certezza una perdita, se porti il tuo titolo di stato sino alla scadenza riotterrai i tuoi soldi indietro, per intero.
      E’ sicuro investire in BTP o è meglio scegliere altri titoli di stato?
      Ho spiegato a Fabrizio che deve stare tranquillo per due ragioni. Anzitutto perché il suo portafoglio è composto anche da CCT e altri titoli a tasso variabile, per cui l’impatto delle oscillazioni di prezzo dei titoli a tasso fisso sul suo investimento totale è limitato.
      In seconda battuta lui ha applicato le mie due regole d’oro. Le stesse che sto per rivelare anche a te. Prima di svelartele, però, voglio ricordarti che è buona regola diversificare SEMPRE i tuoi impieghi, in modo tale da non fare dipendere in maniera eccessiva il risultato totale dall’andamento di uno o di pochi investimenti.
      Ed ora veniamo alla fase pratica:

      • limita la durata residua dei tuoi BTP o di altri titoli a tasso fisso a cinque anni. Salvo casi particolari, come ho detto prima, non è opportuno investire in titoli con scadenza lunghissime. Purtroppo molti lo fanno perché sperano che i tassi scendano, così da ottenere un guadagno grazie alla risalita delle quotazioni. Oppure sperano di ottenere rendimenti più elevati grazie alle durate molto lunghe, in modo particolare se per le scadenze brevi i tassi sono contenuti. Bè, amico, lascia che ti dica una Ricordo ancora che cosa mi disse il mio amico quando iniziò a richiedere la mia consulenza per investire al meglio ed in modo sicuro i suoi sudati risparmi. “Io non voglio rischiare nulla”. Ora che i BTP che compongono circa la metà del suo portafoglio sono in discesa, Fabrizio vive uno stato emotivo di evidente tensione. Se anche tu ti trovi nella sua stessa situazione, al termine di questo post scoprirai i motivi per cui le tue paure sono infondate.
        Nell’ebook L’Investimento Perfetto la nuova e potente chiave per investire con successo, spiego che la variabilità del prezzo di un titolo a tasso fisso è strettamente dipendente alla sua vita residua. Tanto maggiore è quest’ultima, tanto più marcate saranno le sue oscillazioni. Questo è uno dei motivi per i quali sconsiglio l’investimento in titoli con durate molto lunghe, salvo casi molto particolari come, ad esempio, la creazione di un capitale in un’ottica pensionistica oppure per un figlio appena nato.
        Il ribasso delle quotazioni dei BTP influisce sui miei soldi?
        Questa è stata la seconda domanda di Fabrizio e forse è anche ciò che ti stai domandando TU in questo preciso istante.
        La risposta è NO, a condizione che tu non debba vendere il titolo prima della sua naturale scadenza. In realtà questa è una semplificazione, perché detenere in portafoglio un BTP svalutato significa che i rendimenti correnti sono più alti di quelli pagati dal tuo titolo di stato.
        Ne consegue che se aspetti la scadenza dell’obbligazione continuerai ad incassare interessi più bassi di quelli che potresti ricevere se solo investissi in un BTP di nuova emissione. Però, a differenza della vendita anticipata in cui incassi con certezza una perdita, se porti il tuo titolo di stato sino alla scadenza riotterrai i tuoi soldi indietro, per intero.
        E’ sicuro investire in BTP o è meglio scegliere altri titoli di stato?
        Ho spiegato a Fabrizio che deve stare tranquillo per due ragioni. Anzitutto perché il suo portafoglio è composto anche da CCT e altri titoli a tasso variabile, per cui l’impatto delle oscillazioni di prezzo dei titoli a tasso fisso sul suo investimento totale è limitato.
        In seconda battuta lui ha applicato le mie due regole d’oro. Le stesse che sto per rivelare anche a te. Prima di svelartele, però, voglio ricordarti che è buona regola diversificare SEMPRE i tuoi impieghi, in modo tale da non fare dipendere in maniera eccessiva il risultato totale dall’andamento di uno o di pochi investimenti.
        Ed ora veniamo alla fase pratica:

        • limita la durata residua dei tuoi BTP o di altri titoli a tasso fisso a cinque anni. Salvo casi particolari, come ho detto prima, non è opportuno investire in titoli con scadenza lunghissime. Purtroppo molti lo fanno perché sperano che i tassi scendano, così da ottenere un guadagno grazie alla risalita delle quotazioni. Oppure sperano di ottenere rendimenti più elevati grazie alle durate molto lunghe, in modo particolare se per le scadenze brevi i tassi sono contenuti. Bè, amico, lascia che ti dica una cosa. NON NE VALE LA PRicordo ancora che cosa mi disse il mio amico quando iniziò a richiedere la mia consulenza per investire al meglio ed in modo sicuro i suoi sudati risparmi. “Io non voglio rischiare nulla”. Ora che i BTP che compongono circa la metà del suo portafoglio sono in discesa, Fabrizio vive uno stato emotivo di evidente tensione. Se anche tu ti trovi nella sua stessa situazione, al termine di questo post scoprirai i motivi per cui le tue paure sono infondate.
          Nell’ebook L’Investimento Perfetto la nuova e potente chiave per investire con successo, spiego che la variabilità del prezzo di un titolo a tasso fisso è strettamente dipendente alla sua vita residua. Tanto maggiore è quest’ultima, tanto più marcate saranno le sue oscillazioni. Questo è uno dei motivi per i quali sconsiglio l’investimento in titoli con durate molto lunghe, salvo casi molto particolari come, ad esempio, la creazione di un capitale in un’ottica pensionistica oppure per un figlio appena nato.
          Il ribasso delle quotazioni dei BTP influisce sui miei soldi?
          Questa è stata la seconda domanda di Fabrizio e forse è anche ciò che ti stai domandando TU in questo preciso istante.
          La risposta è NO, a condizione che tu non debba vendere il titolo prima della sua naturale scadenza. In realtà questa è una semplificazione, perché detenere in portafoglio un BTP svalutato significa che i rendimenti correnti sono più alti di quelli pagati dal tuo titolo di stato.
          Ne consegue che se aspetti la scadenza dell’obbligazione continuerai ad incassare interessi più bassi di quelli che potresti ricevere se solo investissi in un BTP di nuova emissione. Però, a differenza della vendita anticipata in cui incassi con certezza una perdita, se porti il tuo titolo di stato sino alla scadenza riotterrai i tuoi soldi indietro, per intero.
          E’ sicuro investire in BTP o è meglio scegliere altri titoli di stato?
          Ho spiegato a Fabrizio che deve stare tranquillo per due ragioni. Anzitutto perché il suo portafoglio è composto anche da CCT e altri titoli a tasso variabile, per cui l’impatto delle oscillazioni di prezzo dei titoli a tasso fisso sul suo investimento totale è limitato.
          In seconda battuta lui ha applicato le mie due regole d’oro. Le stesse che sto per rivelare anche a te. Prima di svelartele, però, voglio ricordarti che è buona regola diversificare SEMPRE i tuoi impieghi, in modo tale da non fare dipendere in maniera eccessiva il risultato totale dall’andamento di uno o di pochi investimenti.
          Ed ora veniamo alla fase pratica:

          • limita la durata residua dei tuoi BTP o di altri titoli a tasso fisso a cinque anni. Salvo casi particolari, come ho detto prima, non è opportuno investire in titoli con scadenza lunghissime. Purtroppo molti lo fanno perché sperano che i tassi scendano, così da ottenere un guadagno grazie alla risalita delle quotazioni. Oppure sperano di ottenere rendimenti più elevati grazie alle durate molto lunghe, in modo particolare se per le scadenze brevi i tassi sono contenuti. Bè, amico, lascia che ti dica una Ricordo ancora che cosa mi disse il mio amico quando iniziò a richiedere la mia consulenza per investire al meglio ed in modo sicuro i suoi sudati risparmi. “Io non voglio rischiare nulla”. Ora che i BTP che compongono circa la metà del suo portafoglio sono in discesa, Fabrizio vive uno stato emotivo di evidente tensione. Se anche tu ti trovi nella sua stessa situazione, al termine di questo post scoprirai i motivi per cui le tue paure sono infondate.
            Nell’ebook L’Investimento Perfetto la nuova e potente chiave per investire con successo, spiego che la variabilità del prezzo di un titolo a tasso fisso è strettamente dipendente alla sua vita residua. Tanto maggiore è quest’ultima, tanto più marcate saranno le sue oscillazioni. Questo è uno dei motivi per i quali sconsiglio l’investimento in titoli con durate molto lunghe, salvo casi molto particolari come, ad esempio, la creazione di un capitale in un’ottica pensionistica oppure per un figlio appena nato.
            Il ribasso delle quotazioni dei BTP influisce sui miei soldi?
            Questa è stata la seconda domanda di Fabrizio e forse è anche ciò che ti stai domandando TU in questo preciso istante.
            La risposta è NO, a condizione che tu non debba vendere il titolo prima della sua naturale scadenza. In realtà questa è una semplificazione, perché detenere in portafoglio un BTP svalutato significa che i rendimenti correnti sono più alti di quelli pagati dal tuo titolo di stato.
            Ne consegue che se aspetti la scadenza dell’obbligazione continuerai ad incassare interessi più bassi di quelli che potresti ricevere se solo investissi in un BTP di nuova emissione. Però, a differenza della vendita anticipata in cui incassi con certezza una perdita, se porti il tuo titolo di stato sino alla scadenza riotterrai i tuoi soldi indietro, per intero.
            E’ sicuro investire in BTP o è meglio scegliere altri titoli di stato?
            Ho spiegato a Fabrizio che deve stare tranquillo per due ragioni. Anzitutto perché il suo portafoglio è composto anche da CCT e altri titoli a tasso variabile, per cui l’impatto delle oscillazioni di prezzo dei titoli a tasso fisso sul suo investimento totale è limitato.
            In seconda battuta lui ha applicato le mie due regole d’oro. Le stesse che sto per rivelare anche a te. Prima di svelartele, però, voglio ricordarti che è buona regola diversificare SEMPRE i tuoi impieghi, in modo tale da non fare dipendere in maniera eccessiva il risultato totale dall’andamento di uno o di pochi investimenti.
            Ed ora veniamo alla fase pratica:

            • limita la durata residua dei tuoi BTP o di altri titoli a tasso fisso a cinque anni. Salvo casi particolari, come ho detto prima, non è opportuno investire in titoli con scadenza lunghissime. Purtroppo molti lo fanno perché sperano che i tassi scendano, così da ottenere un guadagno grazie alla risalita delle quotazioni. Oppure sperano di ottenere rendimenti più elevati grazie alle durate molto lunghe, in modo particolare se per le scadenze brevi i tassi sono contenuti. Bè, amico, lascia che ti dica uRicordo ancora che cosa mi disse il mio amico quando iniziò a richiedere la mia consulenza per investire al meglio ed in modo sicuro i suoi sudati risparmi. “Io non voglio rischiare nulla”. Ora che i BTP che compongono circa la metà del suo portafoglio sono in discesa, Fabrizio vive uno stato emotivo di evidente tensione. Se anche tu ti trovi nella sua stessa situazione, al termine di questo post scoprirai i motivi per cui le tue paure sono infondate.
              Nell’ebook L’Investimento Perfetto la nuova e potente chiave per investire con successo, spiego che la variabilità del prezzo di un titolo a tasso fisso è strettamente dipendente alla sua vita residua. Tanto maggiore è quest’ultima, tanto più marcate saranno le sue oscillazioni. Questo è uno dei motivi per i quali sconsiglio l’investimento in titoli con durate molto lunghe, salvo casi molto particolari come, ad esempio, la creazione di un capitale in un’ottica pensionistica oppure per un figlio appena nato.
              Il ribasso delle quotazioni dei BTP influisce sui miei soldi?
              Questa è stata la seconda domanda di Fabrizio e forse è anche ciò che ti stai domandando TU in questo preciso istante.
              La risposta è NO, a condizione che tu non debba vendere il titolo prima della sua naturale scadenza. In realtà questa è una semplificazione, perché detenere in portafoglio un BTP svalutato significa che i rendimenti correnti sono più alti di quelli pagati dal tuo titolo di stato.
              Ne consegue che se aspetti la scadenza dell’obbligazione continuerai ad incassare interessi più bassi di quelli che potresti ricevere se solo investissi in un BTP di nuova emissione. Però, a differenza della vendita anticipata in cui incassi con certezza una perdita, se porti il tuo titolo di stato sino alla scadenza riotterrai i tuoi soldi indietro, per intero.
              E’ sicuro investire in BTP o è meglio scegliere altri titoli di stato?
              Ho spiegato a Fabrizio che deve stare tranquillo per due ragioni. Anzitutto perché il suo portafoglio è composto anche da CCT e altri titoli a tasso variabile, per cui l’impatto delle oscillazioni di prezzo dei titoli a tasso fisso sul suo investimento totale è limitato.
              In seconda battuta lui ha applicato le mie due regole d’oro. Le stesse che sto per rivelare anche a te. Prima di svelartele, però, voglio ricordarti che è buona regola diversificare SEMPRE i tuoi impieghi, in modo tale da non fare dipendere in maniera eccessiva il risultato totale dall’andamento di uno o di pochi investimenti.
              Ed ora veniamo alla fase pratica:

              • limita la durata residua dei tuoi BTP o di altri titoli a tasso fisso a cinque anni. Salvo casi particolari, come ho detto prima, non è opportuno investire in titoli con scadenza lunghissime. Purtroppo molti lo fanno perché sperano che i tassi scendano, così da ottenere un guadagno grazie alla risalita delle quotazioni. Oppure sperano di ottenere rendimenti più elevati grazie alle durate molto lunghe, in modo particolare se per le scadenze brevi i tassi sono contenuti. Bè, amico, lascia che ti dica una Ricordo ancora che cosa mi disse il mio amico quando iniziò a richiedere la mia consulenza per investire al meglio ed in modo sicuro i suoi sudati risparmi. “Io non voglio rischiare nulla”. Ora che i BTP che compongono circa la metà del suo portafoglio sono in discesa, Fabrizio vive uno stato emotivo di evidente tensione. Se anche tu ti trovi nella sua stessa situazione, al termine di questo post scoprirai i motivi per cui le tue paure sono infondate.
                Nell’ebook L’Investimento Perfetto la nuova e potente chiave per investire con successo, spiego che la variabilità del prezzo di un titolo a tasso fisso è strettamente dipendente alla sua vita residua. Tanto maggiore è quest’ultima, tanto più marcate saranno le sue oscillazioni. Questo è uno dei motivi per i quali sconsiglio l’investimento in titoli con durate molto lunghe, salvo casi molto particolari come, ad esempio, la creazione di un capitale in un’ottica pensionistica oppure per un figlio appena nato.
                Il ribasso delle quotazioni dei BTP influisce sui miei soldi?
                Questa è stata la seconda domanda di Fabrizio e forse è anche ciò che ti stai domandando TU in questo preciso istante.
                La risposta è NO, a condizione che tu non debba vendere il titolo prima della sua naturale scadenza. In realtà questa è una semplificazione, perché detenere in portafoglio un BTP svalutato significa che i rendimenti correnti sono più alti di quelli pagati dal tuo titolo di stato.
                Ne consegue che se aspetti la scadenza dell’obbligazione continuerai ad incassare interessi più bassi di quelli che potresti ricevere se solo investissi in un BTP di nuova emissione. Però, a differenza della vendita anticipata in cui incassi con certezza una perdita, se porti il tuo titolo di stato sino alla scadenza riotterrai i tuoi soldi indietro, per intero.
                E’ sicuro investire in BTP o è meglio scegliere altri titoli di stato?
                Ho spiegato a Fabrizio che deve stare tranquillo per due ragioni. Anzitutto perché il suo portafoglio è composto anche da CCT e altri titoli a tasso variabile, per cui l’impatto delle oscillazioni di prezzo dei titoli a tasso fisso sul suo investimento totale è limitato.
                In seconda battuta lui ha applicato le mie due regole d’oro. Le stesse che sto per rivelare anche a te. Prima di svelartele, però, voglio ricordarti che è buona regola diversificare SEMPRE i tuoi impieghi, in modo tale da non fare dipendere in maniera eccessiva il risultato totale dall’andamento di uno o di pochi investimenti.
                Ed ora veniamo alla fase pratica:

                • limita la durata residua dei tuoi BTP o di altri titoli a tasso fisso a cinque anni. Salvo casi particolari, come ho detto prima, non è opportuno investire in titoli con scadenza lunghissime. Purtroppo molti lo fanno perché sperano che i tassi scendano, così da ottenere un guadagno grazie alla risalita delle quotazioni. Oppure sperano di ottenere rendimenti più elevati grazie alle durate molto lunghe, in modo particolare se per le scadenze brevi i tassi sono contenuti. Bè, amico, lascia che ti dica una cosa. NON NE VALE LA PENA. Il rischio di tasso è troppo elevato e non conseguentemente remunerato.
                • Crea una scaletta di scadenze. Compra BTP con vita residua pari a uno, due, tre, quattro e cinque anni. In questo modo avrai di tanto in tanto dei titoli di stato in scadenza che ti permetteranno di liberare della liquidità senza vendere nulla. Non solo, ma vivrai le oscillazioni dei titoli con durata più estesa con un certo distacco.

                Dedicato ai tuoi risparmi
                Giacomo

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