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Flavio Cattaneo presenta il piano strategico di Terna 2010-2014: maxi piano di investimenti per la rete Terna, motore di sviluppo dell’economia

Flavio Cattaneo, l’amministratore delegato di Terna, ha illustrato alla comunità finanziaria e ai media il Piano Strategico 2010-2014. Investimenti nel business regolamentato per 900 milioni di euro (+26% rispetto al piano precedente). Incremento della redditività, dall’attuale 74% al 77% , con un debito netto sempre inferiore al 60% del capitale investito regolatorio. Confermata la politica dei dividendi con crescita annua del 4%.

Focus sul centro-sud e sulle rinnovabili.

Flavio Cattaneo, l’amministratore delegato di Terna, ha illustrato insieme al presidente Luigi Roth il Piano Strategico della società per il periodo 2010-2014, approvato dal consiglio di amministrazione.

Nei prossimi 5 anni Terna investirà 4,3 miliardi di euro, principalmente per lo sviluppo della rete, con una crescita di 900 milioni di euro, pari al +26%, rispetto a quanto annunciato nel Piano precedente (3,4 miliardi di euro).

Gli investimenti di sviluppo, per cui è prevista una remunerazione incentivata, rappresentano il 77% del totale e aumentano da 2,6 miliardi di euro a 3,3 miliardi di euro, concentrati per oltre il 70% al centro sud. Gli investimenti per le interconnessioni con l’estero passano da meno di 100 milioni dello scorso Piano ai circa 650 milioni dell’attuale. A questi si aggiungono gli oltre 300 milioni di investimenti per il progetto fotovoltaico che portano il totale previsto dal Piano a oltre 4,6 miliardi.

"Un Piano con investimenti in crescita che conferma la nostra capacità di accelerare sullo sviluppo delle rete", ha commentato Flavio Cattaneo. "4,3 miliardi di euro rappresentano una ulteriore sfida realizzativa con un focus importante sul centro sud, le interconnessioni e le energie rinnovabili. Il 2010 – ha sottolineato – può essere l’anno di punta per una rete ancora più sicura ed efficiente. Terna è pronta. Adesso è necessario accelerare con le autorizzazioni".

L’accelerazione degli investimenti si riflette sul capitale investito regolatorio (Regulated Asset Base, o RAB) che passa da 8,6 miliardi di euro a 11,1 miliardi di euro di fine piano, con un incremento medio annuo maggiore del 5%. Gli investimenti previsti dal Piano sulla parte regolata equivalgono ad una media annua di circa 860 milioni di euro. Per Terna è una sfida importante ma sostenibile, come già dimostrano gli importanti risultati raggiunti negli ultimi due anni. Si stima che la realizzazione di tutti gli interventi previsti possa coinvolgere 200 imprese per un totale di forza lavoro pari a 10.000 persone.

Le principali opere strategiche sul territorio nazionale previste nel Piano sono: Linea Dolo-Camin Fusina (Veneto); Linea Chignolo Po – Maleo (Lombardia); SA.PE.I, secondo cavo; Linea Santa Barbara-Casellina (Toscana); Collegamento Sorgente-Rizziconi (Sicilia – Calabria); Linea Foggia – Benevento (Puglia – Campania).

Sul fronte delle interconnessioni, gli interventi previsti sono: Interconnessione Italia – Montenegro. A questo proposito è stato firmato un accordo intergovernativo in base al quale Terna realizzerà un cavo di 450 Km (di cui 375 Km in cavo sottomarino) tra Villanova e Tivat e due stazioni elettriche.

L’investimento ammonta a 760 milioni di euro complessivi, di cui 590 milioni rientrano nel Piano Strategico 2010 – 2014. L’accordo prevede, inoltre, una partnership strategica tra Terna e l’operatore di trasmissione locale, Prenos, attraverso l’acquisto, tra le altre cose, di una partecipazione di minoranza nel capitale sociale di Prenos. Prevista inoltre l’interconnessione Italia – Francia , il cui iter autorizzativo è stato avviato a ottobre 2009.

Prevista dal Piano una diversificazione degli investimenti con particolare attenzione alle energie rinnovabili. Per il progetto fotovoltaico, sono previsti investimenti superiori ai 300 milioni di euro con una redditività (Ebitda Margin) a regime superiore all’80%. L’operazione è volta alla valorizzazione di alcuni dei terreni adiacenti alle stazioni elettriche attualmente non utilizzati e finalizzata alla realizzazione di impianti di generazione fotovoltaica di piccola taglia con un obiettivo di 100 MW di potenza entro il 2010.

Sul fronte finanziario il Piano strategico 2010-2014 prevede che l’aumento dei ricavi e il controllo dei costi consentirà di migliorare la redditività del Gruppo dall’attuale 74% al 77% alla fine del periodo di Piano. Dal 2009 al 2014 la crescita media annua dei ricavi di Gruppo sarà di circa il 6%, grazie all’aumento degli investimenti. Contribuiscono, inoltre, alla crescita della marginalità, il completo consolidamento di Telat (acquisita il 1° aprile 2009) e la massimizzazione degli incentivi, soprattutto per l’attività di dispacciamento, per cui Terna prevede di raggiungere 90 milioni di euro di ricavi aggiuntivi, concentrati nel triennio 2010-2012.

Il Piano prevede una crescita media annua dei costi complessivi di circa il 3%. Rimarranno, invece, stabili, nonostante la forte crescita degli investimenti, i costi riferiti alle attività regolamentate, grazie alla razionalizzazione delle spese esterne e al contenimento della crescita di quelle interne. L’assorbimento di cassa generato dal piano di investimenti ed alla politica dei dividendi porterà ad un aumento del debito netto di 3,1 miliardi di euro alla fine del Piano. Terna si impegna a mantenere il rapporto tra debito e RAB sempre al di sotto del 60%.

Le condizioni del debito, legato anche all’ottimo livello del rating di gruppo, restano molto competitive.

Confermata la politica dei dividendi che prevede una crescita annua del 4%, assumendo il 2008 come anno di riferimento e cedole semestrali, articolate in acconto e saldo. In aggiunta, una parte dei proventi derivanti dalla vendita di Terna Participações (pari a circa 150 milioni di euro), verrà destinata fino al 2012 ad integrazione della politica sopra evidenziata, come già annunciato al mercato lo scorso novembre.

La notizia è stata riportata dal "Notizie tra le linee", il web magazine di Terna.

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