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IAS 39 e i software per la valutazione finanziaria

La gestione contabile e finanziaria delle imprese (che ormai avviene anche grazie a degli strumenti software, come nel caso dei software pricing models)
segue delle norme internazionali, emanate da professionisti contabili
parte di un comitato internazionale il cui compito è quello di emanare
principi contabili atti a regolamentare la gestione contabile
internazionale; queste norme quindi, emanate dal IASC (International
Accounting Standards Commettee), come comitato interno all’IFAC
(International Federation of Accountants), sono denominate IAS
(International Accounting Standards).

L’IAS 39 è stato emanato
nel 1998, con il titolo “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio
d’esercizio e informazione integrativa”. Questa norma si ripropone di
regolamentare la rappresentazione in bilancio degli strumenti
finanziari, e le parti fondamentali in cui è suddiviso sono cinque,
ovvero:

– definizione e classificazione delle attività e delle passività finanziarie

– rilevazione iniziale e storno di attività e passività finanziarie

– valutazione iniziale e successiva delle attività e passività rilevate

– contabilizzazione delle operazioni di copertura

– disclosure.

Una
delle innovazioni proposte dall’IAS 39 è la definizione di strumento
finanziario come qualsiasi contratto che comporti un’attività
finanziaria di un’impresa corrispondente alla passività finanziaria di
un’altra. Le nozioni contenute nell’IAS 39 sono applicabili a qualunque
tipologia di impresa, senza differenze di forma giuridica, dimensione o
settore di attività.

Un’altra innovazione, forse quella
principale, è la definizione del criterio di fair value, che si può
collegare alla base dei bilanci d’impresa, e che viene definito come il
corrispettivo al quale un bene può essere scambiato, o una passività
può essere estinta, tra parti consapevoli e disponibili in una
transazione equa. Ovvero, il fair value determina il fatto di dare un
valore effettivo ai beni che due parti si scambiano volontariamente e
consapevolmente, in modo che lo scambio sia equo e giusto per entrambe
le parti in causa.

L’IAS 39 inoltre definisce e classifica le
attività e le passività finanziarie, suddividendo le varie categorie in
modo che siano classificate razionalmente, stabilisce dei criteri per
quantificare le perdite a seconda dei costi o del fair value,
disciplina le operazioni di copertura e ne individua le diverse
tipologie (in questo senso possono essere utili anche degli asset pricing models).
Insomma, l’IAS 39 è una regolamentazione completa della contabilità
finanziaria, ma ovviamente applicarla non è un compito semplice per le
imprese; per venire loro incontro in questo senso sono stati ideati dei
software che permettono di seguire le raccomandazioni della commissione
internazionale per la contabilità, tenendo conto di tutte le norme e
regolamentazioni.

Si tratta di programmi informatici completi,
in grado di risolvere i problemi legati alla gestione contabile e
finanziaria delle imprese, facendo risparmiare ore o giorni di lavoro
dedicati allo studio delle variabili; sono degli hedging software che
tengono conto non solo delle valutazioni oggettive riguardanti le norme
e le varie consuetudini, ma anche di tutte le possibili variabili
legate alle basi di partenza di ciascun contratto finanziario o agli
obiettivi che questo deve raggiungere, le barrier options
e così via, tracciando un sentiero personalizzato che varia per ogni
contratto o progetto finanziario, dando risultati su misura, accurati e aggiornati.

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