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Il Cairo alla corte dei faraoni

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L’importanza di questa città è tale che i suoi abitanti nemmeno la
chiamano Il Cairo, ma sono abituati a darle semplicemente l’appellativo
di “Egitto”, come se tutto l’Egitto fosse chiuso in questa immensa
metropoli. In effetti, se si tiene conto del fatto che Il Cairo supera
abbondantemente i 18 milioni di abitanti e che tutto il suo territorio,
città satelliti comprese, arriva ad oltre 25 milioni di abitanti, si
può facilmente capire la ragione di questa abitudine.

Il Cairo è la capitale dell’Egitto ed è la più popolata in assoluto
tra le città dell’Africa e del Medio Oriente. Questo destino di
grandezza e di forza le sta legato città fin dalla sua fondazione: i
Fatimidi, nuovi dominatori del nord Africa alla fine del X secolo,
crearono intorno al piccolo insediamento preesistente un forte sistema
di mura e di protezioni per farne la nuova capitale del loro dominio.
Vollero esprimere questa supremazia addirittura attraverso il nome
della “nuova” città, battezzandola al-Quaira, letteralmente “la
dominatrice, la soggiogatrice”.

Iniziò la seconda era dell’Egitto con Il Cairo vero cuore della
nazione dopo che le capitali precedenti erano state collocate tutte più
a sud, lungo il corso del Nilo. Il Nilo, che proprio in prossimità
della città si dirama in tutti i bracci del suo immenso delta, è una
delle ricchezze tradizionali della zona: serviva sia come “autostrada”
d’acqua verso il Mediterraneo che come sistema naturale di irrigazione.

Prima del X secolo Il Cairo non era ancora una delle città
protagoniste della storia dell’antico Egitto, anzi si dovranno
aspettare i Romani per far nascere nella zona un primo insediamento
considerevole. A inizio del VII secolo d.C. arrivarono i primi califfi
arabi; l’Egitto era ancora un punto di secondaria importanza nella loro
espansione e nel nord della nazione la città veramente di rilievo
rimaneva Alessandria d’Egitto.

Fu appunto con i Fatimidi che Il Cairo iniziò a sostituirsi ad
Alessandria come egemone nel territorio egiziano; in città risedettero
poi gli Abbuydi e i Mamelucchi che nel Cinquecento furono
definitivamente sottomessi dai Turchi e rimasero una sorta di loro
sudditi nella zona.

In seguito il destino della capitale si unì con quello del canale
di Suez: il controllo dello stretto era fondamentale per gli
occidentali e per questo motivo gli inglesi occuparono per circa
quarant’anni il Paese (tra il 1882 e il 1922, anno della nascita dello
stato egiziano indipendente).

L’enorme superficie de Il Cairo (circa 7200 chilometri quadrati)
può essere approssimativamente divisa in due parti: quella a est del
Nilo con la città più antica che si apre ai grandi bacini archeologici
e quella più a nord-ovest costruita invece prevalentemente a metà del
XIX secolo e con un profilo urbanistico pensato ad imitazione della
Parigi napoleonica.

Il clima de Il Cairo è molto secco, le temperature sono
estremamente elevate e superano tranquillamente i venti gradi anche a
dicembre e gennaio; scarsissime sono le precipitazioni, una delle medie
più basse dell’intero pianeta (20 millimetri l’anno).

Il Cairo ha due storiche linee di metropolitana ed è ben collegata
con strade ferrate verso tutte le altre principali città del paese.
L’aeroporto de Il Cairo è il Cairo International Airport, circa
quindici chilometri fuori dalla città; su di esso vola la compagnia di
bandiera egiziana Egypt Air e i maggiori vettori internazionali.

La lingua ufficiale de Il Cairo è l’arabo e la moneta ufficiale è
la Lira Egiziana; l’ambasciata d’Italia a Il Cairo si trova al numero
15 di Abdel Rahman Fahmy Street.

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