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L’attività produttiva mondiale a più rapida crescita: l’acquacoltura

Tra infinite attività produttive risulta quasi incredibile credere che l’acquacoltura è quella a più rapida crescita. In un decennio le produzioni d’acquacoltura sono passate da 13,13 milioni di tonnellate nel 1990, a 47,71 milioni di tonnellate nel 2000, poco meno del pescato modiale (FAO, 2003). La pesca nello stesso periodo ha avuto in incremento appena dell’1%

 

Le origini dell’acquacoltura sono antichissime, si hanno prove di carpicoltura in Cina risalenti a 5000 anni fa e persino di appositi stagni costruiti per la pescicoltura risalenti al 1130 a.C.; Sempre in Cina, Fan Li scrisse nel 500 a.C. il primo trattato conosciuto di piscicoltura. Anche nella cultura egiziana si praticava la  pescicoltura e da questa hanno preso poi spunto le attività piscicole di Fenici, Etruschi e Romani lungo le aree costiere. In Italia, durante l’epoca romana, nei laghi costieri, nelle lagune o in apposite depressioni alimentate con acqua marina venivano allevate spigole e orate, considerate molto pregiate, e per le quali si ritrovano citazioni nei ricettari del tempo come ad esempio nel De re coquinaria di Apicio del I secolo d.C.

 

L’attenzione nei confronti dell’acquacoltura è stato posta in disparte per molto tempo ed oggi, contemporaneamente alla maggiore attenzione verso una corretta nutrizione ed una maggiore salvaguardia delle risorse naturali, tra cui quelle ittiche, si sta nuovamente riaffermado. I prodotti di acquacoltura hanno la caratteristica di essere prelevati nelle quantità richieste dal mercato e arrivano al consumo poche ore dopo essere stati pescati, mostrano un trend in aumento degli acquisti per un loro minore costo rispetto ai prezzi di qualche anno fa che erano dettati sopratutto dal mercato della pesca. Tutto ciò è appoggiato ed incrementato dalla consapevolezza del loro elevato valore nutrizionale percui di fatto i prodotti ittici sono molto richiesti. Certamente un consumatore esperto sentirà notevoli differenze organolettiche tra un prodotto allevato ed uno pescato in mare aperto.

 

Troticoltura in gabbie galleggianti - Fonte: www.regione.emilia-romagna.itQuello che indubbiamente cambia dal punto di vista biologico è la quantità di materia grassa contenuta nelle specie allevate (comunque molto ricche di omega3) senza però nulla togliere alle proprietà nutritive del pesce. In contrasto con la mole delle produzioni colturali terrestri, basato su un numero limitato di animali e piante, le specie acquatiche finora coltivate sono più di 210, sopratutto pesci, molluschi e crostacei e sono in continuo aumento le specie candidate alla coltivazione.

 

Seppure gli allevamenti intensivi (allevamenti in vasche, vasche galleggianti o recinti e la cui alimentazione è fornita interamente dall’uomo per mezzo di mangimi artificiali bilanciati) non danno la possibilità al pesce di svilupparsi come una comune specie selvatica facendone aumentare, quindi, la materia grassa, è anche vero che i mangimi utilizzati sono a base di farina di pesce e olio di pesce, in percentuali che variano dal 50% fino all’ 80%. L’impiego di tali materie è determinante per l’ottenimento di un mangime di elevata qualità perché non sono dei sottoprodotti ma dei derivati da pesce fresco di basso pregio commerciale. Si utilizzano anche amido e farina di soia e sicuramente è vietata la somministrazione di farine animali ed ormoni per incrementare lo sviluppo corporeo.. un passo avanti rispetto all’allevamento animale intensivo.

 

Infine l’importanza sempre maggiore della preservazione ambientale sta spingendo l’attività produttiva verso una scelta di acquacoltura di tipo eco-compatibile  quindi verso un allevamento che sia, in primis, di tipo estensivo e la cui alimentazione sia naturale ovvero dato dalle risorse trofiche dell’ambiente. Contribuendo ad alleviare la condizione tuttora deficitaria della nostra bilancia alimentare in materia di prodotti ittici, l’acquacoltura sta risultando un vero affare, sia per il benessere e le tasche del consumatore, sia per il mercato. Infine una scelta di tipo eco-compatibile non può che incrementarne la fama e il rispetto.

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