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L’autonoleggio ai tempi della crisi

Quando si viaggia, se non lo si
fa con un proprio mezzo, si può scegliere tra un’infinità di mezzi di
trasporto pubblico o privato. Se si sta facendo un viaggio low cost
bisogna affidarsi perlopiù ai mezzi pubblici, treni, bus e
metropolitana, mentre se si ha a disposizione un budget un po’ più
sostanzioso, e soprattutto se si ha l’esigenza di avere un servizio il
più possibile puntuale e preciso, si può prenotare un taxi,
anche se la miglior cosa è optare per il noleggio di un’ auto. Il
servizio di autonoleggio, ormai presente su tutto il territorio
nazionale, ha però accusato il colpo della crisi mondiale che ha
investito anche moltissimi altri settori.

I dati che riguardano
le nuove immatricolazioni avvenute del 2009 registrano infatti un calo
significativo rispetto al periodo precedente: il Centro Studi Fleet
& Mobility parla di una diminuzione del 25% nei primi tre mesi del
2009, mentre il 2008 aveva fatto registrare dati perlopiù positivi, con
un aumento delle immatricolazioni. Ad aver frenato l’acquisto e
l’immatricolazione di nuove vetture ha sicuramente contribuito la crisi
attraversata dal settore viaggi e turismo: essendo diminuite le
prenotazioni e la programmazione di viaggi, sia d’affari che di
piacere, inevitabilmente le agenzie di autonoleggio hanno cercato di
limitare i danni al proprio settore e, in previsione di un calo della
domanda, sia da parte dei turisti che delle aziende, non hanno ampliato
di molto il proprio parco macchine, o non l’hanno fatto come erano
soliti fare negli anni passati. Questo dato non indica tanto che il
numero di macchine a disposizione delle varie compagnie di autonoleggio
sia diminuito, quanto piuttosto che si è deciso di prolungare
l’attività delle auto già immatricolate: se di solito “l’aspettativa di
vita” di una vettura è pari a 8-10 mesi, negli ultimi tempi è arrivata
a superare anche l’anno, e questo si è verificato in tutte le città
italiane, interessando il settore del noleggio auto Milano
come quello di Roma. In realtà le previsioni riguardanti il settore
viaggi e turismo si sono poi rivelate fin troppo pessimistiche, e non
si può dire che ci sia stato quel calo che aveva spinto le aziende si
autonoleggio a limitare le immatricolazioni, ma ormai le ordinazioni
della nuove auto non erano state fatte, quindi si è andato avanti con
quelle già presenti nel parco macchine delle varie compagnie.

Se
l’Italia ha registrato un calo per quanto riguarda le nuove
immatricolazioni, non si può dire che molti altri paesi se la siano
cavata meglio: negli Stati Uniti, solo per fare un esempio, General
Motors ha ricevuto molte meno richieste di immatricolazione dalle
compagnie di autonoleggio, registrando il livello minimo dal 1975.

La
seconda parte del 2009 ha 2009 ha fatto registrare dati più
rassicuranti, con una domanda di auto a noleggio più vicina ai livelli
del 2008, tanto da permettere alle aziende di noleggio auto
di scegliere i propri clienti: la nuova tendenza è quella di preferire
quei turisti che possono permettersi di spendere cifre anche piuttosto
elevate alle aziende, che pagano meno.

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