No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

Lavoro stagionale, la UE definisce regole per accesso e sicurezza.

I contratti sono a tempo determinato,finita la raccolta finito il lavoro (se non è la raccolta è qualcos’altro). Insomma, i lavoratori extracomunitari che sono impiegati in Europa solo a stagione sono tanti e la situazione necessita di una codifica legislativa uniforme, almeno nelle intenzioni della Commissione. I temi dell’immigrazione sono sempre caldi e già si parla di incentivi per impedire che questi permessi di soggiorno si protraggano oltre il periodo prefissato. La proposta prevede contratti con un soggiorno di massimo sei mesi all’anno per tre anni, oppure una procedura semplificata per poter entrare nelle stagioni seguenti. I paesi membri dell’unione hanno la facoltà di decidere le quote di ingresso in base alla situazione del mercato della nazione: per esempio se ci sono cittadini UE o extracomunitari residenti in Europa disposti a fare questi lavori, allora non ci sarà possibilità d’ingresso per quelli degli stati terzi. Una regolamentazione del mercato serrata e che si basa su logiche di protezione del mercato interno.
Ma, logicamente, il tema più difficile è quello del lavoro, delle modalità come vengono impiegati, per quanto tempo, con quali diritti e garanzie anche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La proposta è quella di uniformare il trattamento ai lavoratori europei, in settori come la sicurezza sociale, pagamento delle pensioni, accesso ai servizi, adesione ai sindacati e associazione. Tutto volto alla diminuzione del lavoro nero e illegale, sfruttato ancora oggi in modo pesante per quello che riguarda i lavori di stagione, specie agricoli. Le cronache sono piene di episodi di caporalato o di situazioni al limite in tema igienico-sanitario e proprio per questo grazie alle leggi in proposta i datori di lavoro, invece, sarebbero tenuti a garantire un alloggio sicuro e adeguato al numero e alle condizioni dei lavoratori. Sarà necessaria una forte consulenza sicurezza sul lavoro per situazioni che, ad oggi, sono invece regolamentate in modo quasi nullo o molto superficiale. Costi sociali ed economici molto alti che riguardano lavoro irregolare, incidenti e mortalità e che potranno essere abbattuti.
I settori più coinvolti sono logicamente quello agricolo ma anche il turismo dove molti cittadini europei non si prestano alle condizioni di lavoro che è, purtroppo, facile stabilire per gli extracomunitari. Per questo motivo la materia giuridica in proposito sarà cambiata così come i flussi migratori. Il fatto di poter uniformare le legislazioni dei tanti paesi sarà una garanzia anche contro gli squilibri interni delle diverse economie che, specie nel settore agricolo, sappiamo essere ancora troppi.

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing