No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

L’inglese che apre le porte (e permette di evitare gli insulti)

Era il Novembre del 2014 e l’articolo in prima pagina del Sun intitolava così: “Pigs here”. Un acronimo legato tutt’altro che al mondo animale, ma ai quattro Paesi che ogni anno vedono andar via un numero consistente di cittadini, che scelgono di abbandonare la madrepatria in cerca di migliori possibilità. Nello specifico del quotidiano di Rupert Murdoch si parlava di portoghesi, italiani, greci e spagnoli che sono in realtà un esempio importante perché hanno il coraggio di andarsene, la voglia di ricominciare, la capacità di mettersi in gioco e la forza di superare ostacoli legati ai pregiudizi e ad un’idea che, purtroppo, è ormai fortemente radicata nel popolo inglese.

Non è giusto né intelligente, però, fare di tutta l’erba un fascio, perché una gran parte di quelli che sono stati definiti dal Sun in maniera poco elegante e sicuramente maleducata come “maiali” parlano l’inglese perfettamente e rappresentano una preziosa forza di lavoro nel mondo. È vero che nel nostro Paese il metodo di studio legato all’insegnamento dell’inglese è obsoleto rispetto a quello di altri Stati europei, ma è anche vero che negli ultimi anni il metodo di learning della lingua più parlata del mondo è cambiato. La scuola inglese Roma Wall Street English, ad esempio, utilizza un criterio di apprendimento completo e coinvolgente basato sull’acquisizione della lingua in maniera del tutto naturale.

Oltre alla grammatica e ai classici esercizi da svolgere, cosa c’è di meglio del parlare, del confrontarsi, del mettere in pratica tutto quel che si è studiato sui libri? Nulla. Proprio per questo la scuola inglese di Roma offre l’opportunità di imparare la lingua grazie ad un’esperienza stimolante e unica che comprende attività multimediali, interazioni con gli altri studenti e attività ludiche nel Social Club. Non c’è bisogno di sottolineare quanto sia importante l’inglese, oggi, per relazionarsi in Italia e nel mondo e per trovare lavoro non solo all’estero, ma anche nel proprio Paese. A tutti sarà capitato di avere un curriculum perfettamente in linea con una posizione lavorativa, ma di non venire scelti per la scarsa conoscenza dell’inglese. Perché, quindi, precludersi questa possibilità? Perché permettere a persone che, magari, non hanno idea della fatica che si faccia nell’andarsene da casa propria, nel cambiare le proprie abitudini e dell’impegno che richiede lo studio di una nuova lingua, di puntarci il dito contro?

Imparare l’inglese in maniera completa è possibile anche se non ci si vuol trasferire all’estero, l’importante è saper scegliere la scuola giusta, individuare il livello di partenza e non aver fretta di fare passi avanti. Non limitarsi solo alla frequentazione del corso, ma coltivare degli interessi tra cui: leggere, ascoltare musica, guardare film in lingua originale. Questo ultimo hobby è fondamentale per mantenersi allenati, non a caso molte popolazioni hanno appreso l’inglese grazie a questa soluzione molto ludica. Apprendere una lingua è anche una questione di allenamento, un percorso ad ostacoli che garantirà degli ottimi progressi.
Per arricchirci culturalmente, per dare un esempio di quanto sia utile dedicarsi all’apprendimento di una nuova lingua (cosa che dovrebbe fare anche una buona parte degli inglesi) e, soprattutto, per non permettere a terze persone di insultarci con appellativi che non ci appartengono.

Articolo scritto in collaborazione con la scuola d’inglese Wall Street English Roma

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing