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Motomondiale: Intervista a Manuel Poggiali


131 GP disputati, 10 pole position, 35 podi, 12 vittore e due Campionati del Mondo vinti in 125 e 250: oggi facciamo due domande a Manuel Poggiali. Per me l’emozione è tanta perchè posso fare delle domande ad uno dei campioni che ho seguito maggiormente dall’inizio alla fine, un pilota straordinario che è entrato di forza nel Motomondiale a suon di risultati mantenendo modi garbati, e soprattutto un uomo che da solo ha scelto come iniziare e come finire la sua splendida carriera. Grazie anche all’aiuto della Community, gli abbiamo fatto alcune domande e ne è uscito questo.
Domanda: Ti mancano le moto e la vita nel mondiale?
R: Se devo essere sincero le moto le ho nel sangue e non nascondo che mi manchi salire in sella, mentre non ho mancanze da punto di vista professionistico.
D: Ogni tanto vai ancora in pista e segui ancora le gare in TV?
R: In pista a guardare altri sono stato anche lo scorso anno a Misano, non vedo l’ora di salire nuovamente in sella nel prossimo Aprile ad Adria con amici.
D: Che sensazione si prova a vincere un campionato del mondo? Avere il numero 1 sulla carena è un peso o una motivazione?
R: la sensazione è indescrivibile andrebbe provata ma sicuramente l’appiocco che avviene a giochi fatti è di pura soddisfazione e gratitudine. Avere il numero uno sulla carena ti fa capire che l’anno precedente sei stato il migliore ma che quella stagione è a se.
D: La tua gara più bella e quella più tremenda
R: A dire il vero di gare che ricordo con più affetto sono tante, tutte comunque quelle fatte con grandi rimonte coronate con la vittoria o l’aver sfiorato la stessa… quindi Suzuka 2003, Mugello 2000,ecc….. La gara piu’ tremenda è stata sicuramente l’ultima che ho corso per tanti motivi…..
D: Com’è l’ambiente nel circus della motogp? È davvero cosi spietato come si mormora?
R: L’ambiente del motomondiale è come vuoi viverlo, con i suoi pregi e difetti a secondo di come lo si vive appunto, è un’ambiente professionale per tanti versi e divertente per tanti altri.
D: Non ti piacerebbe avere un ruolo da manager in futuro?
R: Sinceramente no, se mi venisse proposto un qualcosa nell’ambito non lo escluderei a priori ma ci penserei molto bene, perché comunque anche in una vita “normale” si vive molto bene.
D: Cosa pensi della situazione attuale dei giovani italiani? Dov’è l’errore secondo te?
R: Sicuramente i risultati e il vivaio non stanno dando risultati, penso per tanti motivi, forse la poca cattiveria, forse la mancanza di possibilità, comunque ognuno dovrebbe cercare di capire cosa effettivamente manca a se stesso, mettendosi sempre in gioco, muovendosi di conseguenza.
D: Vista la situazione attuale, quanto contano i soldi per arrivare in cima?
R: Contano quanto la voglia effettiva di non mollare e non sentirsi mai arrivati, deve essere una ricerca ossessiva a stimoli produttivi nuovi….
D: Cosa ne pensi della direzione intrapresa dalla Dorna per la Moto2, poi Moto1 e Moto3
R: Sono scelte che si provano a fare, bisognava limitare i costi, non so e non sono io la persona che può dare una risposta a questo, di sicuro abbiamo rivisto nella stagione 2010 gare davvero emozionanti in Moto 2 certo con moto molto simili tra loro.
D: Non so se hai mai provato una Moto2, Pasini le ha descritte come “moto da smanettoni”: sarebbe interessante sapere che cosa ne pensi sul piano della formazione di piloti in ottica MotoGP.
R: Mi riesce molto difficile dare una risposta in quanto appunto non ho mai provato questo genere di moto, posso dire che la 125 è una molto importante per un ragazzino che inizia a 14 anni a salirci sopra, e che a 20 anni la 250 è una grande moto. Più sopra non avendo avuto esperienze appunto non posso giudicare.
D: Come vedi gli ultimi piloti della 250 che sono passati in motogp ? Credi meritassero? (Barbera, Simoncelli, Bautista, Abraham e altri)
R:Per quanto riguarda Marco (Simoncelli) ha fatto vedere in 250 di essere per vari anni uno ed il pilota più forte in assoluto, gli altri non hanno vinto nulla ma hanno comunque avuto la possibilità di farlo.
D: Non ti sembra che per avere più spettacolo, la Dorna stia livellando verso il basso il tasso tecnico di piloti e mezzi?
Livellare tante volte non significa sminuire, anzi, significa dare possibilità a piloti che non dispongono della Ferrari a competere con chi ne è in possesso…
D: Come vedi la situazione del 2011 con i vari passaggi di Casey e Valentino e l’ascesa di Ben Spies a pilota ufficiale.
R: Credo e mi auguro come tanti che possa essere un campionato che si chiuda all’ultima prova è che dia ogni gara grandi emozioni.
D: Cosa ne pensi di Lorenzo, ce la farà a sviluppare una moto valida per il 2012 ?
R: Ogni pilota a il suo stile e le sue esigenze e le sue indicazione da dare, il resto non gli compete più di tanto, di sicuro Lorenzo sarà uno dei pretendenti al titolo 2011
D: Pronostico sul mondiale 2011.. Rossi, Lorenzo, Pedrosa o Stoner?
R: Sono tutti grandi piloti, ma la mia preferenza è per il più titolato…..
D: Togliti un sassolino dalla scarpa…..
R: Ogni giorno lo faccio, ogni giorno è spettacolare, ogni giorno apprezzo quello che mi voglio costruire e auguro a tutti la stessa cosa….

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