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Tra presenti e assenti, il grande spettacolo continua

TRA PRESENTI E ASSENTI,
IL GRANDE SPETTACOLO CONTINUA

Il
mese di ottobre si è chiuso con l’appuntamento rallystico per eccellenza, il
Trofeo ACI Como, ultimo atto del C.I.R. in cui Paolo Andreucci ed Anna
Andreussi, su Peugeot 207 S 2000 preparata da Racing Leons, si sono aggiudicati
il Campionato Italiano Rally 2009, in una gara dal finale al cardiopalmo con
Andreucci che, per una foratura, ha rischiato di perdere il titolo, a vantaggio
del vincitore della gara lariana Luca Rossetti con Matteo Chiarcossi alle note
sull’Abarth, finiti a pari punti nel Tricolore, ma la discriminante ha dato
ragione all’uomo Peugeot. Una gara combattutissima, spettacolare, altamente
tecnica e ben organizzata dagli uomini dell’ACI Como, terminata con una grande
festa in Piazza Cavour alla presenza delle più alte cariche sportive: il
presidente ACI Gelpi, il vicepresidente CSAI Longoni; e le più importanti
autorità civili e militari del capoluogo lariano. Tanti anche i campioni
presenti, da Travaglia a Rossetti, ad Andreucci, Longhi, Manfrinato, Cantamessa
ecc… poi, i campani con le “Mitsu”; Gianfico, Angrisani, Vallario, Mainero, il
nostro Perego ecc… ma, in molti erano a chiedersi:”I comaschi dove sono?” Per chi
ha avuto modo di scorrere l’elenco iscritti, l’assenza dei più bravi drivers
lariani non è certo passata inosservata: Corrado Fontana (5 successi a Como),
Carletto Galli (3 successi), Felice Re (3 successi), Marco Silva (2 successi) e
l’emergente Paolo Porro; questo, per citare solo i più noti e rappresentativi
campioni lariani: dov’erano? E tutti gli altri…? Sono comprensibili i loro
impegni con altri campionati, i costi sempre più lievitati, gli impegni di
lavoro, ma in sostanza la gara lariana, da quando ha acquistato la validità del
C.I.R., ha dimezzato gli iscritti e ha perso quel ruolo simbolico di campionato
del triangolo lariano che ha rivestito per anni, in cui, chi vinceva l’assoluto
o la classifica di classe, per tutto l’anno si fregiava del titolo simbolico
“Sono il più bravo”. Per i piloti di casa, che cosa c’è ora che non va?
Cerchiamo di essere seri, non aggrappiamoci per l’ennesima volta alla “crisi”.
Per qualcuno potrebbe essere veramente questo il motivo, per gli altri invece…?
Il problema parrebbe essere assai più serio e se così fosse, va portato a galla
al più presto. Como è una grande realtà dell’automobilismo Lombardo e
Nazionale, e come tale va difesa e sorretta con lo sforzo e l’impegno di tutti.
Con questo, lungi da noi la volontà di “tirare le orecchie” agli assenti, siamo
consapevoli che le loro scelte vadano rispettate. Sono tutti piloti ai quali
dobbiamo dire grazie per le belle prestazioni che hanno sempre saputo offrire.

Senza
defezioni, invece, prosegue il cammino di Rally Legend, sempre più bello e ben
frequentato. Il successo della sua formula dovrebbe far meditare. Ma li è tutto
un altro mondo. Per la “pista”, l’Autodromo di Monza ci ha regalato alcuni
weekend ricchi di competizioni ad alto livello, in cui si sono assegnati
parecchi titoli Tricolori, Coppe e Trofei; uno su tutti, il “Cadetti” di
Formula Junior, andato per il secondo anno consecutivo a Simone Gatto: il
pilota milanese racconta sulle pagine di Racing & Drivers la sua storia
agonistica. Per quanto riguarda la Tecnica, stiamo vivendo un’epoca in cui il
GPL è il carburante più richiesto dagli automobilisti, molto più economico
della benzina, e un po’ tutte le case automobilistiche stanno cavalcando l’onda
di questo successo per lanciare nuovi prodotti. Lancia è il primo marchio
premium ad adottare il GPL, ed ecco la nostra prova a bordo della Lancia Musa
GPL. Continua anche il nostro viaggio attraverso la storia della Mini, mentre
sempre in tema di “Storia”, Mauro Simoncini ha provato la Porsche Carrera 3.0.
Questo e tanto altro lo trovate su questo numero  di Racing&Drivers.

www.racingdrivers.it

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