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L’influenza 2012-2013 sarà fatta di nuovi virus “L’influenza 2012-2013 sarà più forte e aggressiva”. Così dichiara l’associazione dei microbiologi clinici italiani tramite il suo presidente Pierluigi Clerici. La causa è il presentarsi di due nuovi cepppi virali diversi da quello dell’anno precedente. La nuova influenza, in altre parole, resterà presente il ceppo del virus pandemico del 2009/2010 (sigla A/H1N1) a cui si sommeranno un ceppo B e un ceppo H3N2.
Questi dati provengono dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità. Un’altra inquietante statistica afferma che nel mondo, nel 2009-2010, il numero dei morti ha registrato la cifra di 575.000 unità, con un incremento di 100.000 unità. Con una maggiore incidenza negli over 65 anni, l’80%. Dopo due stagioni con gli stessi ceppi, quella che ci aspetta ne contempla altri due, oltre quello già presente, ciò significa che le nostre difese immunitarie saranno messe a dura prova dai ripetuti attacchi che si svilupperanno da parte dei nuovi virus influenzali che si conquisteranno il loro spazio. La presenza del ceppo pandemico del 2009 unito ai due nuovi ceppi (un ceppo B e un ceppo H3N2), farà la differenza rispetto allo scorso inverno; il nostro organismo verrà sollecitato in modo particolarmente deciso. Subiranno le conseguenze i bambini, gli anziani e chi lo scorso anno è stato aggredito dal virus influenzale e non ha perfettamente risolto la crisi immunologica. Si potrebbe riattivare il virus dell’influenza “vecchio” che aprirebbe la strada a quelli nuovi con conseguenze decisamente devastanti.Non va dimenticato che i morti per influenza registrati lo scorso anno ammontano a 575.000, sempre secondo le stime dell’OMS. L’80% tra giovanissimi e anziani over 60. Disturbi tipici della stagione invernale Raffreddamento In autunno il freddo contrae i vasi sanguigni periferici, diminuendo la quantità di sangue che raggiunge le zone più esterne del corpo. Ciò provoca un abbassamento del numero di globuli bianchi (i nostri difensori dai germi patogeni) e la loro attività protettrice. Le vie respiratorie sono difese principalmente da cellule mucose ciliate, ma in autunno sono meno attive, producendo un muco più viscoso che trattiene eventuali agentiesterni patogeni invece di espellerli. Siamo costretti dalla stagione a respirare aria fredda. L’aria fredda può provocare microlesioni delle mucose delle prime vie aeree, aprendo la strada a batteri e virus.L’organismo, più vulnerabile, permette ai microrganismi dispersi nell’aria di scatenare i classici disturbi infiammatori da raffreddamento come ad esempio influenza, rinite, faringite, tonsillite, laringite, tracheite, sinusite, tosse ecc. Il cambio di temperatura dal caldo dell’estate al freddo dell’autunno è causa di altri malesseri secondari come stress, insonnia e depressione, cefalea e stanchezza cronica, reumatismi e problemi cardiovascolari. LEGGI DI PIU’
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