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Argento Colliodale vero: Storia, Proprietà, Benefici terapeutici

L’argento colloidale vero è un potente antibiotico naturale ad ampio spettro, non è un farmaco ma un prodotto 100% naturale, adatto a persone e animali, efficace in caso di infezioni, influenza, raffreddori per esempio; è utile anche come digestivo contro la fermentazione che induce la flatulenza.

Prima che si iniziasse a creare i saponi antibatterici, per disinfettare veniva usato l’argento che ha come grande proprietà quella di contrastare la moltiplicazione dei batteri, non a caso il calice della messa è in argento proprio perché essendo usato da più persone si inibisce la carica batterica.

Cenni storici:
L’argento veniva usato già oltre 1000 anni fa perché si conoscevano le sue capacità disinfettanti (antibatteriche, antivirali, antifungine e antiinfiammatorie) oltre a quelle di conservazione degli alimenti, in particolare la capacità di conservare a lungo i liquidi privi da batteri, spesso venivano utilizzate delle monete d’argento o lamine.

  • Dal punto di vista storico ci sono testimonianze e scritti che affermano che veniva utilizzato nelle campagne militari già al tempo dei Persiani.
  • Dal punto di vista medico si sa che i Cinesi utilizzavano gli aghi di argento per l’ago puntura.
  • Dal punto di vista chirurgico in campo militare, i Greci utilizzavano bisturi d’argento perché più antibatterici degli altri o lamine di argento addirittura per coprire le fratture craniche.
  • Durante le Crociate si utilizzavano calici di argento per far bere i soldati in sicurezza, senza correre il rischio di infettarsi a vicenda.
  • Nell’antico West i pionieri mettevano monete di argento nei recipienti dove tenevano gli alimenti ad esempio il latte per garantirne la conservazione.

Anticamente le famiglie che mangiavano con posate di argento avevano meno probabilità di ammalarsi rispetto a chi invece utilizzava strumenti di ferro o ceramica. Tale conoscenza si è tramandata in tutte le corti di Re, Imperatori e Sultani. L’uso prolungato di stoviglie e posate d’argento per i cibi causava la lenta dispersione di piccolissime quantità del metallo nei cibi stessi, la cui ingestione causava una caratteristica tinta bluastra del sangue delle famiglie nobili. L’uso frequente dell’argento per i cibi contribuì alla credenza che i nobili si ammalassero molto meno del popolo e avessero il famoso “sangue blu”.

Fino ad arrivare alla seconda metà del 1800 quando si è scoperto che mediante l’elettrolisi si poteva produrre un argento antibiotico naturale “potenziato” utilizzabile per scopi totalmente terapeutici e sicuri.

L’argento colloidale è stato molto utilizzato fino agli anni ’40 del secolo scorso quando poi, a causa della massiccia produzione dei moderni farmaci antibiotici, è stato pian piano sostituito fino ad essere accantonato e poi dimenticato per oltre mezzo secolo, ma nell’ultimo decennio è stato ri-scoperto e sta vivendo un grande ritorno nella medicina alternativa, è stato rimesso in commercio ma con specifiche limitazioni nella vendita e particolari accorgimenti, per lo meno in Europa.

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