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L’amabilità

Stiamo vivendo innegabilmente un periodo di risveglio delle coscienze, con il contributo della Fisica Quantistica, della Biologia e della Fisica Organica, la Spiritualità in maniera trasversale, si propone come la Scienza “non Scienza” del terzo millennio. Mi riferisco in particolare agli apporti evolutivi di Bruce Lipton ( la Biologia della Percezione), di Giuliana Conforto (Fisica Organica), di Fabio Marchesi (Exotropia,) di Gary Craig (EFT).

Immaginando il percorso evolutivo spirituale come una “ascesa” dell’individuo all’interno di se stesso e del tutto, visualizziamo anche, lo stesso individuo equipaggiato e supportato da una solida base psicologica che permetta esperienze transpersonali vissute ed esperite con opportuna serenità e sicurezza.
In questo ambito, un contributo importante, a mio avviso, puo’ essere individuato nel modello della psicologia Energetica, che con i suoi diversi modelli di approccio e somministrazione, favorisce in maniera diretta ed esplicita l’incontro con sé stessi, il rapporto con sé stessi, lo “stare con sé stessi” in un clima di accettazione e accoglimento conoscitivo.
Questa situazione di serena accettazione, si verifica soprattutto nel momento in cui il soggetto portando l’attenzione nel proprio corpo, e nel proprio “spazio personale”, prende coscienza dei “campi informazionali” o energetici che organizzano eventuali “blocchi psicologici” durante la fase di ricognizione esperienziale nella “Logosintesi”.
In maniera analoga, in “EFT” e in “PSYCH-K” il cliente “picchietta” i punti dei meridiani, mentre porta l’attenzione alle affermazioni, e in simultaneità alle percezioni sensoriali , di fatto, finalmente, diventa il soggetto/oggetto di sé stesso.
In questa fase, le persone sperimentano un senso di “auto validazione”, una competenza, un potere conoscitivo, che li porta a ripensarsi, a ri-conoscersi, a potersi avvertire e narrare con nuove modalità cognitivo-esperenziali che si traducono infine in un sentimento di auto-accettazione, compassione e amore.
Questo stato, da un punto di vista concettuale si puo’ definire autostima e esperienzialmente si configura come amabilità.
La convinzione implicita dell’amabilità risuona piu’ o meno cosi’: “Io posso e merito dare e ricevere amore…”
Quando questa convinzione permea e riverbera le parti consce e inconsce delle persone, si ha una modificazione positiva del “vissuto”, gli accadimenti esterni sia piacevoli che spiacevoli vengono accolti come non piu’ “causativi” del proprio benessere/malessere interiore, ma come contributi evolutivi e potenzianti del Sé.
Ne consegue che il modo migliore per incontrare Dio è quello di occuparci, portare meravigliata attenzione sul dono piu’ bello che riceviamo in ogni attimo della nostra esistenza ed oltre…noi stessi

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