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Vuoi grandi svolte? Riprogramma il cervello con Joe dispenza

Come possiamo fare se abbiamo davvero bisogno di uncambiamento definitivo? Come possiamo risolvere, ad esempio, un problema importante se il nostro carattere costituisce il blocco più rilevante alla soluzione stessa?

Vi siete mai trovati a pensare: “non c’è niente da fare, è più forte di me”, oppure “non è per me, non ce la farò mai”? Probabilmente si, che si sia trattato di perdere peso, o di smettere di fumare, o di affrontare una situazione lavorativa o sentimentale: qualche volta vorremmo davvero cambiare testa. Ma come è possibile?

Grazie a certe innovative tecniche di riprogrammazione mentale che vanno sotto il nome di “psicologia energetica”, oggi è possibile modificare i nostri percorsi neurali senza dover ricorrere ad anni ed anni di terapia psicoanalitica o all’ipnosi.

Anche Joe Dispenza si inserisce in questo nuovo contesto e propone un metodo che ci mostra e ci insegna in un ottimo video dal titolo “Riprogramma il tuo cervello”, edito dalla Macrovideo.

Personalmente, ritengo che il video di Dispenza rappresenti un ottimo punto di arrivo delle neuroscienze e del personal coaching; credo davvero che valga la pena vederlo.

L’opera è chiara e semplice: l’autore ci guida in un affascinante viaggio sui meccanismi della mente e ci insegna la tecnica per rendere possibile un cambiamento radicale.

Alcuni punti essenziali:

1) Contrariamente a quanto riteniamo, le circostanze esterne sono il più delle volte il risultato del nostro “ambiente” interno, cioè delle nostre strutture mentali, dei nostri circuiti neuronali. Se davvero riusciamo a determinare un cambiamento reale profondo (che riguarda l’inconscio), possiamo star certi che ci sarà un cambiamentonelle situazioni.

2) Ammesso che riconosciamo l’esigenza di cambiare, normalmente con la sola intenzione non riusciamo a farlo. Abbiamo bisogno anche di altro.

3) Il vero cambiamento avviene nel corpo, nei pattern, nella Mente inconscia, in quella che l’autore chiama “memoria non-dichiarativa”.

Facciamo un esempio: poniamo che io non sia dotato di sufficiente autostima e che desideri finalmente cambiare; immaginiamo che alla sera mi trovassi a prendere la decisione di trasformare il mio carattere, di essere entusiasta, di smetterla con la tristezza, con la paura e con l’autosvalutazione.

Forse potrò essere anche molto determinato. Eppure, nel momento in cui mi sveglierò, al mattino, il corpo ricomincerà a mandare le stesse informazioni: la vecchia chimica riprenderà il normale corso e cominceranno di nuovo a partire i vecchi pensieri: “non cambierò mai, la mia vita non va bene, non sono un granché…ecc.”

Il corpo vuole che la mente ritorni alla chimica familiare, al vecchio se.
Il ciclo usuale ricomincia, giorno dopo giorno. Ad un certo punto, i geni cominciano a produrre proteine scadenti. Il corpo è bloccato all’interno dello stesso ciclo.

Dispenza ha avuto modo di osservare per ben dieci anni vari pazienti affetti da importanti patologie, che sono riusciti a guarire spontaneamente; e cosa avevano in comune queste guarigioni?

  • Tutti i pazienti avevano interrotto l’abitudine di essere se stessi ed avevano cercato di reinventarsi.

  • Tutti avevano in qualche modo sviluppato e radicato dei sentimenti di gratitudine, un’emozione davvero molto potente per determinare cambiamenti di qualsiasi tipo.

In sintesi, secondo Dispenza i tre fondamentali ingredienti per interrompere i pattern, dunque “l’abitudine di essere se stessi”, sono:

1) una profonda intenzione, l’elemento che l’autore chiama “elettrico”.

2) Una forte componente emozionale, l’elemento “magnetico”.
3) La ripetizione quotidiana, la terza chiave per riuscire a condizionare l’inconscio.

Grazie alla “componente elettro-magnetica” e alla ripetizione, il cambiamento procede dal livello mentale a quello dell’essere, cioè diviene organico, si stabilizza nella memoria non-dicharativa.

Dispenza spiega molto bene ogni cosa, in modo chiaro e semplice, alla portata di tutti; in ogni caso, è difficile dare un’idea dell’intero processo in poche righe, le informazioni sono davvero molte.

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