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il Matrimonio ieri e oggi, la crisi, e il cambiamento della società riguardo all’argomento.

Nel corso degli anni il Matrimonio ha subito notevoli cambiamenti, dal punto di vista culturale, sociale e di costume. Fino agli anni 50-60, esso costituiva un punto di arrivo, specie per le giovani donne, anche le più istruite, le quali venivano educate dalla società e dalla famiglia a diventare spose e madri e. L’obbiettivo principale delle ragazze non era l’indipendenza economica o la carriera, perché secondo la mentalità dell’epoca, doveva essere il marito a mantenere economicamente la famiglia. iI matrimonio che in quel periodo era soprattutto religioso era un grande evento nella vita, sicuramente il più importante,e se capitava che i coniugi non fossero fatti l’una per l’altro e avessero incomprensioni caratteriali, sessuali o di altro tipo ( ricordiamo che molti matrimoni erano spesso organizzati dalle famiglie, per interesse) sarebbero stati infelici per sempre, ( il parlamento italiano non aveva ancora approvato la legge sul “divorzio”, questo avverrà nel 1973. Le future spose erano preparate fin da piccole (ricordiamo il corredo per la casa ) al grande giorno, le famiglie, anche quelle meno agiate, arrivavano anche ad indebitarsi, per offrire agli sposi una cerimonia sfarzosa. Alla sposa non doveva mancare un abito adeguato, che doveva farla sentire una principessa da fiaba, così come del resto avviene tutt’ora. Nel tempo la società è cambiata, le donne sono cambiate.Le ragazze dagli anni 80 ad oggi, hanno smesso di considerare il matrimonio come l’apice della loro vita o punto di arrivo del proprio sviluppo sociale. Gli sposi d’oggi cercano esperienze, sentimenti, e la persona con cui passare una vita serena e felice, legami non necessariamente sanciti da un patto di fronte ad un sacerdote. Anche la crisi economica ha contribuito alla diminuzione dei matrimoni. Sempre più spesso due giovani decidono dei unirsi per ragioni legali, a volte legate alla nascita di figli. I costi per l’organizzazione di una cerimonia sono aumentati, e le risorse diminuite. Una delle spese più onerose per le coppie intenzionate a sposarsi è sicuramente l’abito da sposa, ma allo stesso tempo uno dei desideri più irrinunciabili di una futura moglie, eco di un costume sociale che nonostante l’evolversi della cultura moderna, ancora risuona nelle donne italiane, desiderio di essere unica e favolosa il grande giorno. Anche questa volta internet ha dato una risposta al suo ampio pubblico, che ha visto nascere siti di Wedding Shopping, portali e-commerce che vengono incontro alle esigenze estetiche proseguendo sul profilo low cost che ha ormai invaso ogni ramo del commercio. Dai viaggi ai prodotti di elettronica, la politica del giusto prezzo ha permesso a molti di togliersi qualche sfizio, manna dal cielo per i portafogli leggeri o semplicemente per chi ama cogliere le occasioni.Low cost tuttavia non è sinonimo di scarsa qualità, ma il risultato di una completa revisione della filiera che accorcia le distanze tra produttore e consumatore e di una clientela più ampia. Ciò aiuta a contenere i costi mantenendo comunque alto il livello qualitativo del prodotto finale.Il matrimonio da favola perciò ha ancora speranza di esistere, di essere accessibile a tutti, di rientrare a far parte dei progetti delle giovani coppie anche grazie all’avvento del Wedding Shopping.

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