No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

Molestati dalle Pagine Gialle!

“L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque” Martin Luther King
L’appuntamento era collettivo a Torino, nel grosso fabbricato dove si creano le guide del telefono. Eravamo una trentina di ogni età.Eravamo felici di questa opportunità per la notevole difficoltà in
tempo di crisi a trovare una occupazione. Il lavoro al Call Center era temporaneo, ma si parlava di un contratto annuale.Lo psicologo che avrebbe gestito la selezione era giovane con uno sguardo penetrante ed indagatore. Dopo una presentazione sul nostro stato di servizio avremmo fatto un test attitudinale: “immagina di essere alla deriva nella zona meridionale dell’Oceano Pacifico su uno yacht privato. A causa di un incendio scoppiato a bordo lo yacht sta lentamente affondando.E’ probabile che vi troviate a 500 miglia nautiche dalla terra più vicina. Con voi si sono salvati su un gommone
altri membri dell’equipaggio e 15 oggetti rimasti dopo l’incendio. Il compito consiste nell’ordinare gli oggetti dell’elenco secondo la loro importanza per la soppravvivenza. Prima farete una valutazione individuale e poi in gruppo”. Dopo aver eseguito il compito individuale il test mirava a mettere in mostra le doti di leadership, quella di saper condurre una trattativa oltre a piazzare al terzo posto dopo l’acqua ed il cibo uno degli oggetti che ci era stato assegnato. Io dovevo vendere il bidone di kerosene ed eravamo appena scampati ad un incendio. Ero uno dei più anziani della tavolata e contavo sulla sudditanza psicologica dei più giovani e sulla mia abilità di simpatico cialtrone con le donne. Mi inventai una storia e per quella passai al corso di formazione: i satelliti avranno certo rilevato il luogo dell’incendio.La squadra di salvataggio per poterci individuare deve avere il punto in cui si trova il gommone dalla barca incendiata. Per farci notare dal satellite bruciamo il bidone di kerosene come segnale ed in questo modo la nostra posizione verrà individuata e ci porteranno in salvo. Lo psicologo sorrise e la sala, contenta di non dover finire in un naufragio come in Lost, accettò la mia soluzione. Dopo due settimane venni chiamato per la formazione di cinque giorni poi avrei fatto una prova di circa due mesi che mi avrebbe consentito di accedere ad un contratto part time da dipendente. Del gruppo iniziale ero stato l’unico a passare la selezione. I cinque giorni trascorsero in un allegro indottrinamento dove con abilità ti veniva insegnato come convincere il cliente che il servizio da vendere era indispensabile.Finita la settimana in cui avevamo capito che “la perseveranza è il primo principio del successo”, ci sentivamo pronti all’affiancamento ed alla conoscenza della nostra Team Leader. Sembrava una venditrice del
mercato, simpatica ma aggressiva con la radiografia di un colpo d’occhio rivolta al portafoglio. Le assistenti di sala erano volgari,con scollature in grado di arieggiare ampiamente le parti più
sviluppate. Alla seconda ora totalizzai la mia prima vendita e una delle assistenti gridò a voce alta che ero stato sverginato. Era simpatica ma si attardava troppo alle mie spalle a guardarmi le parti
basse. Alla seconda vendita che era il minimo richiesto in 4 ore di lavoro, ricevetti i complimenti dalla Team Leader che mi ricordò che quella media avrei dovuto tenerla per tutta la durata del
periodo di prova e che il premio sarebbe stato un contratto annuale. Al 15° giorno una delle due assistenti mi chiese di avere rapporti sessuali o il contratto non sarebbe stato attivato. Riuscii ad
evitarla con la scusa di una fidanzata gelosa e su 14 passammo la selezione “Special Force” in 4. Alla firma del contratto sapevo che la convivenza non sarebbe stata facile. Chi gestiva il servizio aveva
un’assunzione a tempo indeterminato, mentre io potevo facilmente essere sostituito. Cercai di evitarla ma le telefonate venivano intercettate dalla Team Leader ed il mio vicino per ottenere favori,
spiava la mia vita privata per fare rapporto alla molestatrice. Poi fu ordinato il mobbing agli altri dipendenti con la minaccia di un mancato rinnovo. Venni isolato come un prigioniero di guerra,
ma continuai la mia produzione fino all’ultimo giorno. Non ero stato l’unico a ricevere quel genere di attenzioni da quella ragazza chiaramente disturbata, ma dato che tutti dagli impiegati ai dirigenti
ne avevano approfittato, avrei dovuto accettare quel rito iniziatico per far parte del gruppo. Attualmente risulta trasferita, tutti gli impiegati con contratto a termine non sono stati rinnovati
per mettere a tacere la storia mentre i dirigenti continuano ad essere ancora al loro posto. Se mi fossi affiliato, come alcuni miei colleghi che hanno dovuto umiliarsi e subire regole contrarie
allo stato di diritto, avrei avuto un contratto rinnovato e una vita facile. Ma per onore, dignità, etica cristiana, senso dello Stato non c’e’alcun corso di formazione. Rainbow7

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing