No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

La Cresima Sacramento della confermazione

La Cresima
Nella carità. Essi ricevono inoltre il carattere o segno indelebile del Signore.
L’imposizione delle mani, rappresenta uno dei rituali più antichi e più rilevanti, un gesto dai molteplici significati simbolici. “Vorremmo ora tracciare quasi un elenco dei suoi vari valori così da rivelare la funzione spirituale e liturgica che questo atto semplice e primordiale riassume in sé. C’è innanzitutto l’imposizione sacrificale: il fedele che offre in sacrificio un animale, nel momento in cui la vittima viene consacrata a Dio, impone la sua mano sul capo della bestia. Nel grande rito del Kippur, la solennità dell’espiazione, il sommo sacerdote impone entrambi le mani sul capro che incarnerà in sé i peccati del popolo (Levitico 16,21). Come si suol dire tecnicamente si tratta di un transfert, ossia di una sorta di auto identificazione del fedele (o del popolo nel caso del Kippur) con la vittima. E’ come se ci trasferissimo in essa per offrirci totalmente al Signore, oppure travasassimo in essa il nostro peccato per essere liberati ritualmente. C’è, però, un’altra occasione in cui si impongono le mani: è il momento della benedizione. Così fa Giacobbe nei confronti dei due figli di Giuseppe, quando li benedice assegnando loro una funzione all’interno delle dodici tribù future. Significativa è la scenetta di Gesù circondato dai bambini, condotti a lui <> (Matteo 19,13-15). Un altro significativo uso di questo gesto è quello registrato in occasione di molti miracoli di Cristo. Esso acquista un valore particolare, persino provocatorio, nel caso dei lebbrosi che, secondo la normativa biblica, non potevano neppure essere avvicinati: <> (Marco 1,40-41). E’ come se Cristo volesse non solo imporre le mani per trasmettere l’energia sanante divina, come accadeva nelle altre guarigioni, ma desiderasse quasi assumere su di sé il male per liberare la sua vittima. Un altro aspetto dell’imposizione delle mani è di sua natura squisitamente liturgica e riguarda l’investitura in una carica soprattutto sacra. C’è il caso descritto dal libro dei Numeri (27,18-23) riguardante Giosuè, proclamato da Mosè come suo successore attraverso l’imposizione delle mani: <>, si legge nel Deuteronomio (34,9). Si intuisce, così, la funzione simbolica del gesto: trasmettere la grazia divina che consacra l’eletto e lo dota dei doni necessari per espletare la sua missione. E’ ciò che accade anche nel Nuovo Testamento per Timoteo, il discepolo di Paolo, che riceve l’imposizione delle mani per il suo ministero da parte dell’Apostolo stesso e dell’<>, come si legge nella Prima (4,14) e Seconda Lettera a Timoteo (1,6). Lo stesso Timoteo sarà ammonito a <>. (1 Timoteo 5,22).
“Sarete miei testimoni”, è il titolo del catechismo dei ragazzi che si preparano alla Cresima. Lo Spirito Santo ci è donato nella Cresima con la pienezza dei suoi doni, perché possiamo testimoniare Cristo morto e risorto, cioè viviamo da “uomini nuovi” che considerano la vita come un dono da mettere a servi­zio, per costruire con Cristo una comunità di amore. Testimoniare significa saper indicare in mezzo alle tante “ombre e contraddizioni della nostra società i segni della presenza di Dio, saper affrontare la vita con coraggio, consapevoli che Dio è all’opera; significa dare un senso, una direzione giusta all’esistenza personale, grazie alla luce che viene dalla parola di Dio; significa contestare, senza paura di pagare di persona, tutto ciò che è contro il Vangelo e la vera dignità di ogni vita umana. La Cresima segna quindi l’inizio di un nuovo cammino, in cui Cristo deve essere sempre più presente come persona viva, capace di rispondere alle domande più profonde che salgono dalla vita concreta, capace di indicare l’unico e autentico criterio che aiuta a discernere ciò che è veramente bene o male per l’umano che è in noi e in ogni altra persona.
Questa è la storia della prima Cresima: Gli Apostoli, in quel giorno di Pentecoste, erano nel Cenacolo in preghiera insieme alla Vergine Santa. “Venne all’improvviso dal Cielo un rombo come di vento che si abbatté gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo.”

Cristo ci ha donato il suo amore, prima ancora che noi lo amassimo, e ha stabilito un colonna a sostegno della verità. Questa colonna è la Chiesa cattolica. Vediamo dunque nei particolari cosa significa “cresima” e che valore ha per il cristiano.

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing