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Gli abiti Pignatelli uomo sono da sempre caratterizzati da un meticoloso lavoro sartoriale molto attento ai dettagli: le sfilate milanesi non sono che l’ennesima testimonianza di un percorso volto ad abbracciare la perfezione, quella data dal lavoro artigianale in cui ogni dettaglio è unico ed ogni abito non è mai uguale all’altro.
Leti motiv degli abiti Pignatelli presenti in sfilata, il design della silhouette, ispirato alla moda delle dive anni ’50, con attenzione maniacale per i dettagli, ma in un taglio sempre pulito dal gusto squisitamente retrò.
Il mondo del calcio indossa da molti anni gli abiti di Carlo Pignatelli: da Del Piero a Cannavaro, da Ravanelli a Zambrotta, Le Grottaglie e Pessotto, e andando un po’ più indietro nel tempo, si arriva ad Antonio Cabrini. Questo sodalizio è cominciato circa 15 anni fa, quando lo stilista, brindisino di nascita ma torinese d’adozione, disegna con il suo inconfondibile stile le divise per la Juventus.
Dal 1995, oltre alla Juventus, Carlo Pignatelli collabora con altre squadre di calcio come la Nazionale Italiana e l’Olympic Marsiglia nel 2001 e il Watford nel 2002. Ma il sodalizio con la Juventus, di cui Carlo Pignatelli è official supplier, è il più saldo, dal momento che lo stilista ne ha disegnato le divise ufficiali dal 1995 al 1998, dal 2000 al 2002 e dal 2003 al 2006, fino all’anno 2011-2012.
arlo Pignatelli è uno stilista che si distingue per aver vestito alcuni degli artisti più interessanti del panorama musicale italiano contemporaneo, come Mario Biondi e Raphael Gualazzi fino alla rivelazione Antonio Maggio a Sanremo 2013.