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Social Focus a Radio Siani, un concorso fotografico che parla di sociale

Ercolano. Per il calendario gregoriano corre l’anno 2009 quando in una città a sud del capoluogo campano viene deciso di realizzare una radio. Non una radio in fm, bensì sul web. Una web radio, che, ancora oggi, a quattro anni di distanza da quel punto di partenza, non è un’entità ancora ben definita agli occhi del cittadino medio, quantomeno quello della provincia di Napoli, e soprattutto della stessa città degli Scavi archeologici.

Ercolano, l’ultimo saluto a Gaetano Lavini

Ad Ercolano si sono tenuti questa mattina i funerali del giovane ragazzo ucciso sabato 28 febbraio, nella traversa mercato della città degli scavi.

La Pesca negata, nella darsena di Castel Volturno

Castel Volturno. Un porto su un’area di 756.500 metri quadrati che sarebbe sorto a Pinetamare per ospitare milleduecento barche delle quali centodiciotto di lunghezza compresa tra 21 e 25 metri e ventotto ‘mega yacht’. Un progetto del valore di ottantacinque milioni di euro in project financing affidato per concessione alla Società Marina di Pinetamare che fa capo al Gruppo Mirabella che sarebbe dovuto partire nell’autunno del 2008 e portato a termine nell’autunno del 2011 e lasciato in gestione alla società concessionaria per altri cinquantasette anni successivi alla realizzazione. Un progetto approvato sulle carte, ma di fatto mai partito. A sei anni di distanza la situazione di degrado è palpabile. A raccontarlo gli stessi esercenti dell’area, tra i quali alcuni ristoratori.

La Pesca negata

Castel Volturno. Un porto su un’area di 756.500 metri quadrati che sarebbe sorto a Pinetamare per ospitare milleduecento barche delle quali centodiciotto di lunghezza compresa tra 21 e 25 metri e ventotto ‘mega yacht’. Un progetto del valore di ottantacinque milioni di euro in project financing affidato per concessione alla Società Marina di Pinetamare che fa capo al Gruppo Mirabella che sarebbe dovuto partire nell’autunno del 2008 e portato a termine nell’autunno del 2011 e lasciato in gestione alla società concessionaria per altri cinquantasette anni successivi alla realizzazione. Un progetto approvato sulle carte, ma di fatto mai partito. A sei anni di distanza la situazione di degrado è palpabile. A raccontarlo gli stessi esercenti dell’area, tra i quali alcuni ristoratori.

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