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La Sardegna nord-occidentale coincide per la massima parte con la Gallura e comprende oltre al territorio dell’Isola principale, anche le isole minori dell’arcipelago de La Maddalena e gli isolotti intorno al Golfo di Olbia, tra i quali spunta la suggestiva isola di Tavolara.
La Gallura fin dagli anni Sessanta è diventata meta di un turismo glamour e d’assalto, che purtroppo, nel corso degli anni, ha dismesso i panni delle atmosfere felliniane e da rotocalco internazionale, per trasformarsi in una versione molto cafona del vippame televisivo che impazza sulle reti italiane, ormai dedite a proporre quanta più spazzatura possibile. La Sardegna, diversamente da altre regioni del Mezzogiorno, non ha mai avuto un problema di smaltimento dei rifiuti, eccetto che questo: l’incredibile mole di turisti vip del basso mondo dello spettacolo, che ogni giorno popolano le copertine e i servizi delle riviste meno patinate e più volgari del pianeta.
A che pro non si sa. Rimane l’incanto dell’isola e della regione gallurese, dominata da delle caratteristiche tutte particolari. Prima di partire alla scoperta dei segreti di questi luoghi, prenotate un bed and breakfast in Gallura, costituirà una base di partenza ideale per visitare i comuni dell’entroterra. Innanzitutto va menzionata la lingua locale, che non va presa come una variante del sardo-logudorese, cioè l’idioma nazionale sardo. E’ un misto di corso-pisano, con alcune inflessioni particolarmente ricche di storia, e viene parlato largamente nella regione, almeno al di sopra del monte Limbara e fino alle propaggini del centro principale, Olbia, che invece parla una sua variante di logudorese.
Il territorio è spettacolare per larghi tratti, a causa delle continue variazioni della linea di orizzonte, che offre squarci e prospettive difficili da inquadrare in un’unica morfologia. La montagna domina la parte a sud di Tempio-Pausania, la capitale storica della regione, con il Monte Limbara, le cui falde settentrionali furono scelte come rifugio dal grande cantautore Fabrizio de Andrè, che definiva questo angolo di mondo quanto di più vicino ci potesse essere al paradiso terrestre. Montagna granitica, con le vette imbiancate dalla mancanza di vegetazione, il Limbara merita sicuramente un’escursione a causa della grande ricchezza faunistica e floreale delle sue pendici. Il versante Sud, risalendo da Berchidda, è più impervio e offre notevoli angoli di bellezza, con ruscelli e cascatelle che sbucano da una parte all’altra del monte, cogliendo di sorpresa il visitatore. L’area centrale, la Gallura propriamente detta è quella compresa tra Tempio, Calangianus, Arzachena, Bassacutena, fino a Santa Teresa di Gallura, centi che raccontano storie proprie insieme ai comuni minori, assolutamente imperdibili per la bellezza delle campagne e dei territori. Per gustare meglio queste zone, per il ristoro un agriturismo in Gallura, è super-consigliato, anche per dare un morso alle specialità enogastronomiche, che vanno dalla zuppa gallurese al famoso Vermentino Superiore, insuperabile come accompagnamento dei piatti a base di pesce.
E’ in questa zona centrale che si trovano alcuni tra i principali siti archeologici della Sardegna, soprattutto menhir, nuraghi e tombe dei giganti, che fanno venire alla mente un passato grandioso, nel quale gli uomini spostavano pietre enormi, per consacrare un territorio alle loro divinità, esattamente come è accaduto nelle principali civilità del Mediterraneo pre-classico.
La fascia costiera è dominata dai nomi più famosi delle località balneari sarde, autentiche perle riconosciute a livello internazionale, che fanno vivere le immagini da cartolina dei tropici direttamente dal vivo. Calette, scogli modellati dal vento, sabbia bianca finissima, fondali dove potersi specchiare, isolette protette, riserve marine, scogli e tanti yacht al largo. Questa è la Costa Smeralda, normalmente considerata il biglietto da visita della Sardegna. Ma non vi fate ingannare dal bailamme montato dai rotocalchi televisivi nazionali: rimane ancora un angolo di pace, solo che bisogna distinguere tra posti per tasche gonfie di euro e posti ugualmente incantevoli ma raggiungibili dai comuni mortali, per il semplice fatto che i servizi costano meno. Ancora oggi, percorrendo la litoranea che va fino al Pevero, da Porto Rotondo a Porto Cervo, è possibile fermarsi e fare una capatina nelle spiagge, tra le quali certamente consigliata è Capriccioli.
Anche a sud di Olbia, sede dell’aeroporto Costa Smeralda, e di un trafficatissimo porto che la mette in collegamento col Continente, la Gallura offre tanto, a partire da una località balneare particolarmanete conosciuta fra i giovani amanti della vita notturna: San Teodoro. Oltre a questo piccolo gioiello, dominato dalla grande spiaggia della Cinta e dalle discoteche, bisogna menzionare località in ascesa come Budoni e Posada, con quest’ultima che recentemente è stata inserita tra le spiagge migliori di Italia.
Rimane poco da dire se non invitare al viaggio tutti coloro che sentono di appartanere a un mondo nel quale l’ambiente e il rispetto per la natura vale di più di una sedia sdraio e un ombrellone affianco al calciatore e alla velina di seconda mano, che tenta di farsi notare dai paparazzi col nuovo tatuaggio sulla spalla.
Tags: Bed and Breakfast, gallura, sardegna, vacanze
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