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In viaggio alla scoperta del Senegal

Senegal: paese di infiniti colori, innumerevoli odori, miriade di paesaggi e soprattutto tanti, tantissimi sorrisi di gente serena e innocente che vuole trasmettere la sua gioia di vivere!
Il viaggio in Senegal è stato un’esperienza che ci ha permesso di approfondire la cultura e le tradizioni di un popolo simpatico, sereno ed entusiasta che sorride sempre di fronte alla vita! Una vita non sempre facile, purtroppo, spesso fatta di miseria e povertà, ma sempre vissuta con il sorriso sulle labbra e con la luce negli occhi.
Io, Federica, ero stata in questo bellissimo paese la prima volta 16 anni fa e ne ero rimasta particolarmente colpita: il primo viaggio in Africa, ed è li che ero stata colpita dal mal d’Africa. Avevo detto più volte che ci sarei tornata; ho viaggiato molto in tantissimi altri angoli della terra fino alle decisione di tornarci proprio quest’anno. Gli occhi neri di Teresa, la bambina che avevo preso in braccio 16 anni fa e che non voleva più lasciarmi sono ancora nitidi nella mia mente e nel mio cuore. Quegli stessi occhi sono quelli che abbiamo ritrovato in tantissimi bimbi anche questa volta. Le loro facce interrogative che ci guardano, ci scrutano, ci sorridono e ci chiedono timidamente una caramella dopo aver avvisato tutti gli altri bimbi del villaggio del nostro arrivo gridando “TOUBAB!” (uomo bianco).

Un viaggio in Senegal è prima di tutto un’esperienza di vita, la conoscenza di un mondo lontano dal nostro, la consapevolezza di esistenze difficili, ma comunque dignitose.
Il nostro viaggio parte da Dakar, la capitale, che conserva i resti degli antichi splendori del domino francese. Poco distante si trova Goreé, l’isola tristemente ricordata per la brutale detenzione degli schiavi la cui vita è stata “azzerata” dai colonizzatori. Risalendo verso nord si arriva alla coloniale Saint Louis che dista solo pochissimi chilometri dalla Mauritania; il mercato del pesce e le coloratissime barche sono un tratto caratterizzante di questa località, oltre chiaramente al centro storico che si visita in calesse. Indimenticabile poi è la notte trascorsa in tenda nel deserto di Lompoul: la luce della luna che illumina le immense dune di sabbia bianca al suono dei bongo. La tappa seguente del nostro viaggio è il delta del Sine Saloum: un territorio molto vasto nel quale le acque dell’oceano si fondono con quelle dei fiumi circostanti. Giochi di luce, colori, acqua ed ombre si rincorrono offrendo agli occhi uno spettacolo difficilmente descrivibile, che neanche la migliore fotografia riuscirebbe a rendere in modo adeguato. Impossibile anche descrivere l’emozione di passare la notte in un vero gite africano (capanne esattamente come quelle dove vivono loro) a Simal.
La particolarità di questa zona è rappresentata dall’isola di Joal-Fadiouth, un’ isola costituita interamente da conchiglie. Le strade, la piazza, il terreno e’ costituito soltanto da conchiglie; il ponte di nuova costruzione collega l’isola alla terraferma e con la bassa marea l’acqua sparisce completamente ed il letto del fiume diventa un grande campo da calcio ed il ponte la tribuna! (in Senegal i bambini e i ragazzi giocano a calcio, ovunque…)

Per fare un viaggio completo è necessario scendere a sud, attraversare il fiume Gambia e l’omonimo stato per arrivare nella zona della Casamance: terra spettacolare che completa la visita di questo colorato e vivace paese. Un soggiorno mare a Somone, Saly o Cap Skirring può essere la piacevole e rilassante conclusione di un viaggio in Senegal. Con una decina di giorni a disposizione o, ancor meglio, due settimane, si vede e vive questo paese, si conosce la sua popolazione, si assaporano i suoi sapori e imparano i suoi armoniosi ritmi…

Quindi che fare? andarci!

Federica Biondi e Loris Zucchetti
Consulenti di viaggio online Evolution Travel

http://www.evolutiontravel.net/etnews/2013-10.php

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