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San Vito Lo Capo in autunno. Scoprire la Sicilia Occidentale

La Sicilia Occidentale è una delle mete principe del turismo balneare italiano ed europeo.
Basti pensare che fra le risorse naturalistiche disponibili in questo affascinante lembo di terra mediterranea troviamo località come San Vito Lo Capo, eletta, dagli utenti di Trip Advisor come migliore spiaggia italiana ed ottava in Europa.
Certo, l’estate è la stagione principe per il turista che cerca il suo mare e la sua spiaggia corallina. E’ il periodo adatto per immergersi nella sua vita, quando il summer music festival ad agosto porta cantautori di pregio internazionale e trasforma la città in una grande kermesse musicale a cielo aperto.
Oppure durante il periodo del cous cous festival a settembre, dove la cultura del mediterraneo si stringe attorno al piatto simbolo di questi territori per renderlo catalizzatore di eventi e spettacoli unici.
O ancora durante la primavera quando il Festival degli aquiloni staglia esplosioni di colori giocosi sulla tavolozza del cielo azzurro siciliano.
Certo, quei periodi valgono una visita in quanto gli eventi stessi sono in grado di riempire la vacanza e renderla allegra e viva.
Ma se volessimo approfittare della bassa stagione per visitare la Sicilia Occidentale in autunno, partendo proprio da San Vito Lo Capo?
Sicuramente ci aspetterebbe un’esperienza insolita, economica ed interessante.
“Insolita” in quanto usciremmo dai percorsi di massa, quelli relativi al turismo balneare, ed entreremmo in un’ottica culturale e storica. Infatti la Sicilia e la provincia di Trapani è stata meta, nei secoli di molteplici dominazioni ed influenze che hanno lasciato traccia sul territorio sotto forma di monumenti e testimonianze.
Attorno all’area di San Vito Lo Capo infatti, è possibile trovare testimonianze di tutte le epoche storiche.
A 20 km. dalla località è possibile visitare Custonaci con la “Grotta di Mangiapane” e le sue pitture rupestri risalenti al periodo paleolitico. Se si viaggia durante il periodo di Natale, si potrà assistere alla rappresentazione del presepe vivente con le antiche arti e mestieri riprodotti da attori figuranti.
Del periodo greco è possibile osservare i templi greci di segesta e quelli del più grande parco archeologico d’Europa: Selinunte. Acropoli e necropoli per immergersi in atmosfere di oltre 2000 anni fa, quando il mondo era molto più vasto e pericoloso di quello moderno.
Ma anche i fenici hanno lasciato la propria traccia nella provincia di Trapani, sull’isola di Mozia raggiungibile in battello. Anche qui, i resti dell’antica città ci guideranno in un viaggio nel passato attraverso i riti religiosi, spesso cruenti di quelle popolazioni, prima della sconfitta e successiva distruzione da di Dionisio di Siracusa.
Ed i romani hanno lasciato diverse testimonianze dell’antica Lilibeo, presso Marsala.
E ancora… Normanni, angioini, aragonesi, borboni. Tutti a marchiare il territorio con la propria storia e cultura. Tutti a lasciare tracce indelebili del loro passaggio, per esempio nella cittadina medioevale di Erice con i suoi castelli, le sue mura e le sue strade acciottolate.
Oppure presso centro storico di Trapani in stile barocco ed arabeggiante.
Questo viaggio alla scoperta della storia del territorio, se fatta al di fuori della stagione turistica diventa un’esperienza estremamente economica. Infatti, non è raro trovare ospitalità presso qualche B&B al costo di € 20 a persona a notte e, viaggiando con Ryanair sull’aeroporto di Trapani, potrebbe perfino essere possibile prenotare un volo per Trapani al costo di un paio di pizze. Ulteriori informazioni possono essere trovate sul sito San Vito Lo Capo Hotel con itinerari consigliati, dove dormire, dove mangiare e cosa fare in questo incantevole scorcio di Mediterraneo.

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