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I Greci hanno dato il nome di “Messapia” al territorio che comprende le province di Lecce, Brindisi e Taranto definita complessivamente come la “terra bagnata dai due mari”, tuttavia l’origine del popolo dei Messapi è ancora incerta. Non si è tutt’ora in grado di stabilire se questo popolo fosse già presente nel territorio o fosse invece di origine illirica o greca. I Messapi stanziarono nella zona del Salento ancora prima di Greci e Romani, le prime tracce risalgono intorno al X secolo a.C.Il Salento probabilmente fino a quando non arrivarono i Messapi dall’Oriente fu abitato da popolazioni indigene. Uno dei meriti di questa popolazione sulle terre salentine fu quello di agevolare oltre modo il passaggio da una vita di tipo tribale, alla conquista di una più stabile condizione di vita. La penisola salentina in questo periodo visse una situazione particolarmente favorevole, specialmente dal punto di vista economico. I Messapi furono i primi ad esportare nel Salento usi e costumi che diedero alla popolazione autoctona una tipicità che la distinse da tutte le altre popolazioni italiche. Visitando i diversi scavi archeologici presenti nel Salento, si è potuto intuire il tipo di costruzioni a cui gli Ellenici ricorrevano, e capire che tipo di vita svolgessero; in un primo momento essi abitarono in nuclei di piccole capanne di paglia e fango, costituite da un unico ambiente, poi si formarono dei veri e propri centri urbani composti da case con più ambienti, muri di pietra, coperture a tegole, luoghi di culto, la piazza dove si svolgeva il mercato, il tutto racchiuso da mura di cinta che circoscrivevano il territorio. Durante gli scavi sono stati trovati reperti che attestano rapporti di scambio tra Messapi e Greci, ma non solo, si riverirono anche i primi documenti scritti in lingua Messapica, pare che usassero un alfabeto che derivava da quello greco. Sono giunte fino a noi anche le necropoli, infatti questo popolo aveva già il culto dei defunti, i cimiteri venivano scavati nel terreno, si era soliti scavare cavità come sarcofagi, a forma rettangolare, la grandezza dipendeva dal numero dei defunti che avrebbero dovuto contenere. All’interno delle necropoli sono stati recuperati vari tipi di oggetti, come vasi in bronzo o ceramica, monete in argento, utensili e armi da guerra.I Messapi condussero diverse guerre contro i Tarantini, ma si narra che siano stati sempre vittoriosi. L’abbigliamento usato al tempo era costituito da una lunga veste stretta sui lati con cappuccio per gli uomini, mentre le donne avevano la tunica e usavano mettere una corona sul capo, entrambi i sessi usavano sandali. I reperti trovati dimostrano anche un’influenza greca riguardo la religione, molte divinità Messapiche avevano nomi greci, alcune di esse sono state scoperte grazie alle iscrizioni nella “Grotta della Poesia”, in località Roca vecchia, che era considerata il luogo di culto del dio Tator o Taotor uno degli dei più importanti per questa popolazione. Un’altra divinità conosciuta e importante per i Messapi era il dio Batio, raffigurato a volte come uomo, altre come donna che allatta. I Messapi erano un popolo di agricoltori, coltivatori di vite, ulivi, peri, ortaggi, legumi, e grano. Erano anche noti per essere esperti allevatori di cavalli, ma anche di bovini, suini, ovini e cani. L’artigianato era basato soprattutto sulla lavorazione della ceramica e della terracotta. Tra i centri messapici più importanti si possono citare: Vaste, Otranto, Ugento, Roca Vecchia, Cavallino, Rudiae, Ceglie, Alezio, Giurdignano, Giuggianello. Il più significativo appare quello di Vaste, dove sono stati ritrovati depositi funerari, piccoli tesori in argento, estese mura costruite con l’ausilio di grandi monoliti in pietra. Una delle ultime più importanti scoperte è sicuramente quella della mappa trovata a Soleto, nell’agosto del 2003 dall’Archeologo belga Thierry Van Compernolle, è un frammento di vaso che riporta la linea costiera della penisola salentina, con incisi i nomi di 13 località diverse, una greca e 12 Messapiche. Si tratta della più antica mappa ritrovata nel mondo occidentale, risale al V secolo a.C. Nella metà del III secolo a.C., la civiltà Messapica iniziò il suo rapido declino, fino al momento in cui sopraggiunse la conquista da parte dei Romani.
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