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I MICROSTATI: LE NAZIONI PER CUI LE DIMENSIONI NON CONTANO!

“ Questa è la mia casa, ed è il mio regno”. È capitato più o meno a tutti di dirlo, ma sempre metaforicamente. Beh, c’è gente che ha reso metafora la realtà e ci sono, poi, Stati realmente talmente piccoli da poter coprire un isolato di una città. Saranno piccoli, ma questi Stati sono straordinariamente attrattivi, seppur per pochi giorni o addirittura ore. Ecco qui una lista di “paeselli” a sé, alcuni famosi, altri curiosi.
Cominciamo dai famosi: Montecarlo e Andorra in primis. Il Principato monegasco è probabilmente più alto che largo: gli incredibili grattacieli e tunnel sotterranei fanno sì che possano viverci più facoltosi cittadini di quanti se ne potrebbero effettivamente ospitare al metro quadro. Eppure Montecarlo custodisce un bel palazzo reale, ha spazio abbastanza per Ferrari e Porche di svariati milioni, strade tortuose per una delle più suggestive tappe del campionato di F1 e casinò accessibili a pochi. Ovviamente non ha un aeroporto propriamente detto, ma a pochi minuti di treno si trova l’altrettanto esclusiva Nizza, con il suo ben servito aeroporto internazionale.
Molto esclusivo e famoso tra gli astuti geni della finanza è Andorra: da un lato il “paradiso fiscale” più prossimo, dall’altro uno scenario bellissimo a ridosso dei Pirenei tra Francia e Spagna governato dal Vescovo della diocesi spagnola Urgell e dal presidente della Repubblica francese assieme. Andorra conta 464 km quadrati di territorio, ma è servita addirittura da tre aeroporti vicini: Tolosa, Perpignan e Castres!
Non sono meno meritevoli di una visita il Principato del Liechtenstein e San Marino. Il principato confinante con Svizzera e Austria gode di un’estensione di addirittura 160 Km quadrati, ma non si priva certo di una capitale: Vaduz. Il secondo è ben noto agli italiani e, quanto a km quadrati, si scende ancora di più: 61 km quadrati nel bel mezzo della Penisola.
Chiusa la parentesi per i micro-stati famosi, ne si apre un’altra per quelli curiosi:
All’estremo: si trova “vicino” – a 600 km di distanza – Perth, città dell’Australia di per sé lontanissima da Sydney, e si chiama Principato di Hutt River, dove il Prince Leonard governa con tanto di moneta e francobollo propri. Nonostante sia un paesello remoto e spesso sconosciuto, gode anche di un buon livello di turismo che ne garantisce una buona fetta di economia.
Anarchico style: un’ex radio clandestina che diventa uno Stato a sé. Si crede queste cose possano accadere solo nei film, memore di I love Radio Rock, ma succede anche nella realtà si chiama Sealand ed è a largo della Gran Bretagna!
Ai limiti del legale: a Copenaghen esiste un quartiere chiamato Christiania e, dicendo che l’arteria principale è intitolata Pusher Street, si può ben intuire come mai sia in un regime semi-legale.
Stile peace and love nell’era 2.0: il Regno dell’Amabile, The Kingdom of Lovely, è il più alternativo e mediatico degli Stati esistenti. Nata nel corso di una serie a puntate condotta dallo scrittore Danny Wallace, attualmente a capo del governo, è cominciato tutto quando questi ha dichiarato la propria casa il proprio regno, portando l’istanza di indipendenza anche a Tony Blair e passando per le Nazioni Unite anche per chiedere di entrare tra gli stati membri. Al limite dell’inverosimile, The Kingdom of Lovely ha un motto in simil-latino quale “die dulci freure” (buona giornata), una moneta chiamata Interdependent Occupational Unit perché “il tempo è denaro”, un’università omonima dove laurearsi in amabilità e oltre 58.00 cittadini. Per chi fosse interessato, si può chiedere “cittadinanza” su internet reclamando la proprietà anche solo di una stanza nella casa di Wallace: mica poco, considerato che è nell’East London.
I Microstati, insomma, si preoccupano poco delle dimensioni, anzi vanno fieri della filosofia “piccolo è bello”!

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