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(Magyar Nemzeti Gale’ria), disposta su tre ali della Castello (BD). Il materiale esposto spazia da opere risalenti all’XI secolo fino ad oggi. Nella sezione medioevale sono da non perdere i trittici gotici al piano terra e al primo piano. Altro pezzo forte della galleria e’ inoltre la sezione dedicata alla pittura del XIX e XX secolo, disposta fra il primo e il secondo piano. Soprattutto nei 50 anni fra il 1867 e la Prima guerra mondiale la pittura ungherese conobbe una grande fioritura e produsse una moltitudine di artisti di alto livello, ancora troppo poco noti all’estero. A farla da padrone fu all’inizio l’Istorismo. Con grandi dipinti a tema storico si prefiggeva di rivestire la storia ungherese di una patina eroica. Al primo piano sono esposti esempi significativi di questa tendenza, come la ‘Riconquista della Fortezza di Buda’ di Gyula Benczu’r (1896) o ‘Le donne di Eger’, di Bertalan Sze’kely (1867). Anche il pittore ungherese forse piu’ importante, Mi’ha’ly Munka’csy (1844-1900), non disdegno’ la pittura storica (il suo epocale dipinto ‘La conquista della Terra’ adorna il Parlamento). Nella Galleria Nazionale, pero’, e’ esposto tutto un altro Munkacsy. Quadri dall’atmosfera cupa, come ‘L’ultimo giorno del condannato’ (1870) o ‘La donna alla zangola’ (1872-73), sono tipici della sua prima fase. Particolare attenzione merita anche Pa’i Szinyei Merse (18451920). Questi si dedico’ alla pittura ‘en plein air’. Szinyei Merse fu uno dei primi impressionisti ungheresi. In un’asta del 1998 un suo quadro raggiunse i 70 milioni di fiorini (ca. 250.000€), il prezzo piu’ alto mai pagato per un’opera di un pittore ungherese. Nel museo e’ esposta la sua ‘Colazione all’aperto’ (1873). Simon Hollsy (1857-1918) diresse una scuola d’arte privata a Monaco e fondo’ nel 1896 a Nagyba’nya (oggi Baia Mare, in territorio romeno) una colonia di artisti. Anch’essi prediligevano la pittura en plein air. Il piu’ celebre esponente di questo gruppo era Ka’roly Ferenczy (1862-1917). La colonia esercito’ grande influsso fino alla Prima guerra mondiale. Nel passaggio al XX secolo si fanno strada nuove forme d’espressione artistica, come lo Stile Liberty. Suo celebre esponente fu Jzsef RipplRnai (1861-1927), di cui qui si puo’ ammirare la ‘Donna con gabbia per uccelli’ (1892). Particolare e’ la posizione di Tivadar Csontva’ry Kosztka (1853-1919). Egli si avvicino’ piuttosto tardi e da autodidatta alla pittura, autofinanziandosi con i proventi di una farmacia. Questo artista fuori dal comune trasse fra l’altro ispirazione da soggiorni di studio a Parigi e Monaco e dipinse quadri dalla forza visionaria. Nello scalone che conduce al secondo piano e’ esposto il suo gigantesco dipinto ‘Le rovine del Teatro Greco di Taormina’ (1904-1905)
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