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La prima colonia Greca dell’Italia continentale: Cuma

Se siete di passaggio vicino a Napoli per un viaggio di lavoro, o meglio ancora, se siete in cerca di un luogo dove passare le vostre vacanze accompagnati dalla vostra passione per natura, arte e storia, dovreste seriamente prendere in considerazione di passare qualche giorno sul magnifico litarale Domitio.
Qui, fra colline, crateri e laghi di origine vulcanica si possono facilmente incontrare anche le vestigia di ciò che rimane delle antiche civiltà Greca e Romana. Fra tutti i splendidi luoghi in cui potreste passare le vostre giornate, merita sicuramente una menzione d’onore la città di Cuma.
Cuma è la più antica e la più settentrionale colonia greca presente nell’Italia continentale, fondata alla metà dell’VIII secolo a.C. da coloni in fuga da Calcide ed Eretria, gli stessi insediatisi anche nella vicina isola di Ischia.
Cuma è situata su una rupe isolata della costa Tirrenica, a nord di Capo Miseno, e privilegiata da un fertilissimo entroterra. Questa colonia si sviluppò rapidamente grazie sia alla prosperosa agricoltura sia alla fiorente attività artigianale e commerciale. Grazie a queste particolarità che la portarono ad essere un centro conosciuto dell’era greca contribuì a sua volta in notevole misura alla colonizzazione dell’Italia meridionale.
Conobbe il suo massimo splendore sotto Aristodemo, il quale si impadronì del potere dopo la grande vittoria del 524 a.C. sugli Etruschi, che, alleatosi ai Latini, vinse in modo schiacciante ad Ariccia.
Alla sua morte, come succedeva spesso nell’era classica, subentrarono grandi discordie interne per la successione. Cercarono di approfittarne gli Etruschi per riuscire a conquistare finalmente la città, ma furono di nuovo sbaragliati per mare da Gerone di Siracusa.
Verso il 424 tuttavia Cuma fu infine occupata dai Sanniti e divenne una città Osca. Successivamente entrò nell’orbita dell’Impero di Roma come “civitas sine suffragio”, e le rimanse poi costantemente fedele.
Messa in ombra dalle vicine e più grandi città di Napoli e Pozzuoli per un certo periodo fu una cittadina tranquilla nonostante la presenza di una importante base militare. Nonostante questo fu ancora strategicamente importante durante la guerra gotica e venne infine distrutta dai Napoletani nel 1205.
Sull’acropoli restano avanzi delle mura di varie epoche e le rovine dei templi di Giove e di Apollo, i quali furono trasformati poi in chiese. E’ ancora possibile osservarne i resti al loro interno.
Al tempio di Apollo era collegata una galleria scavata nella roccia, a sezione trapezoidale e terminante in una camera rettangolare con il soffitto a volta, sulla quale si apre una cella con tre nicchie. Questa grotta viene tradizionalmente considerata come quella della famosa Sibilla, conosciuta per essere stata ricordata anche da Virgilio.

Oltre a Cuma i centri di grande interesse artistico e storico da visitare sono veramente innumerevoli: da Napoli a Caserta, da Pozzuoli all’antica Liternum, dall’isola di Ischia a quella di Procida, per citarne solo alcuni dei più conosciuti. Se volete visitare questi luoghi nel modo migliore e in tutta tranquillità è possibile riservare una stanza o un mini-appartamento presso l’Hotel Orchidea, un moderno e confortevole Hotel 3 Stelle a pochi passi dalle maggiori vie di comunicazione tra Napoli, Pozzuoli e Caserta.

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