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La Romagna si veste di arte e apre alle moste internazionali.

Molte le città romagnole che organizzano mostre d’arte di carattere internazionale ed esclusivo, parte Rimini con la mostra Da Vermeer a Kandinski a Castel Sigismondo, mostra che ha portato già un incremento di prenotazioni nei vari hotel Rimini 4 stelle La mostra apre un appendice a San Marino dove nelle stesse date si esporrà Andi Warhol e nom da meno sarà la mostra che aprirà i battenti a Ravenna con capolavori di Caravaggio, coubert, giacometti ed altri e anche grazie a questa mostra molti Hotel Romagna proporanno pacchetti e offerte esclusive con soggiorno e biglietto per la mostra stessa. Al Mar di Ravenna si potranno ammirare: – Portait du Prof Corbetta, di Alberto Giacometti, un opera del 1961, di piccole dimensioni infatti misura 60×60, l’opera dell’artista rappresenta alla perfezione la produzione del periodoo in cui l’artista stesso è vissuto, figure fisse, immobili, rigidamente frontali. La cornice che Giacometti gli crea attorno ha la funzione di allontanarle isolandole così nello spazio. – The man of military cap, di Francis Bacon opera del 1947. Un uomo la cui anima si riflette in un corpo deformato e scomposto. Queste stesse deformazioni che hanno sempre attanagliato le figure di Bacon, pittore esistenziale ai limiti della patologia estetica, che nella sua scarnificazione dei volti ha trovato la sua sublime grandezza. – Autoritratto con pipa, di Gustave Courbert, opera del 1849. Piccola ma potentissima tela in cui l’artista realista francese mostra d’essersi voluto cogliere in un momento di seminarcosi. Per Coubert il realismo non ha a che fare con la perfezione del tratto e delle forme, ma richiede un uso del colore spontaneo ed immediato. – Omaggio a Marie Lecomte, di Chaim Soutine, opera del 1920. Torna a Mar dopo la mostra del 2006 questa piccola meraviglia del russo naturalizzato francese Soutine. A causa del suo esasperato individualismo Soutine non aderì mai ufficialmente a nessuna corrente artistica anche se per l’uso appassionato dei colori vividi viene considerato uno dei più ragguardevoli rappresentanti dell’espressionismo, elaborato secondo una visione e una tecnica pittorica personali. Molte le città romagnole che organizzano mostre d’arte di carattere internazionale ed esclusivo, parte Rimini con la mostra Da Vermeer a Kandinski a Castel Sigismondo, mostra che ha portato già un incremento di prenotazioni nei vari hotel Rimini 4 stelle La mostra apre un appendice a San Marino dove nelle stesse date si esporrà Andi Warhol e nom da meno sarà la mostra che aprirà i battenti a Ravenna con capolavori di Caravaggio, coubert, giacometti ed altri e anche grazie a questa mostra molti Hotel Romagna proporanno pacchetti e offerte esclusive con soggiorno e biglietto per la mostra stessa. Al Mar di Ravenna si potranno ammirare: – Portait du Prof Corbetta, di Alberto Giacometti, un opera del 1961, di piccole dimensioni infatti misura 60×60, l’opera dell’artista rappresenta alla perfezione la produzione del periodoo in cui l’artista stesso è vissuto, figure fisse, immobili, rigidamente frontali. La cornice che Giacometti gli crea attorno ha la funzione di allontanarle isolandole così nello spazio. – The man of military cap, di Francis Bacon opera del 1947. Un uomo la cui anima si riflette in un corpo deformato e scomposto. Queste stesse deformazioni che hanno sempre attanagliato le figure di Bacon, pittore esistenziale ai limiti della patologia estetica, che nella sua scarnificazione dei volti ha trovato la sua sublime grandezza. – Autoritratto con pipa, di Gustave Courbert, opera del 1849. Piccola ma potentissima tela in cui l’artista realista francese mostra d’essersi voluto cogliere in un momento di seminarcosi. Per Coubert il realismo non ha a che fare con la perfezione del tratto e delle forme, ma richiede un uso del colore spontaneo ed immediato. – Omaggio a Marie Lecomte, di Chaim Soutine, opera del 1920. Torna a Mar dopo la mostra del 2006 questa piccola meraviglia del russo naturalizzato francese Soutine. A causa del suo esasperato individualismo Soutine non aderì mai ufficialmente a nessuna corrente artistica anche se per l’uso appassionato dei colori vividi viene considerato uno dei più ragguardevoli rappresentanti dell’espressionismo, elaborato secondo una visione e una tecnica pittorica personali.

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