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Las Fallas: uno spettacolo irrinunciabile nell’incantevole Valencia

Las Fallas è una delle feste più importanti della Spagna. Pur essendo diffusa in diverse città, e addirittura nei paesi ispanico-americani, la rappresentazione più importante si ha nella città di Valencia. I giorni in cui la città muta il suo aspetto ed entra in un clima di festa, vanno dal primo al 19 marzo; tuttavia, il clou de Las Fallas è dal 15 marzo, fino alla festa di San José.
Chi è già andato a Valencia in corrispondenza di questi giorni conosce la serie d’iniziative che tanto entusiasmano i valenciani e divertono i turisti. Si pensi che ogni anno, circa un milione di visitatori scelgono questo periodo per recarsi a Valencia e assistere a questa secolare manifestazione.
La fase più importante de Las Fallas, come si diceva, inizia nel primo pomeriggio del 15 marzo. Da quel giorno, per le vie della città vengono esposte le enormi statue, chiamate appunto fallas. Ognuna appartiene al rione di riferimento, e tutti i valenciani, in un modo o nell’altro, si sono artefici di queste statue di cartapesta. Il lavoro di creazione dei grandi pupazzi, infatti, avviene dopo un’attenta selezione, e si svolge per tutto l’arco dell’anno.
Contemporaneamente all’esposizione delle fallas, ogni giorno a partire dalle ore 14:00 e per una ventina di minuti circa, l’attenzione si sposta verso Plaza del Ayuntamiento, la piazza centrale di Valencia. Si dà il via alla mascletà, ossia lo scoppio di petardi e fuochi d’artificio che per intensità simulano un terremoto. Chiunque, a quest’ora della giornata e all’interno della piazza, può contribuire allo scoppio dei masclet, piccoli petardi con una potenza esplosiva superiore alla norma. I costi sono limitati, e con pochi spicci si possono acquistare delle grandi confezioni.
Avvicinandosi verso la fine de Las Fallas, in corrispondenza della festa di San Giuseppe, nei giorni del 17 e 18 marzo si svolge uno dei momenti più sentiti dai valenciani. Con l’offerta dei fiori alla Virgen de los Desemparados, infatti, si creano dei cortei di gente in costume che pone in dono, presso l’omonima chiesa, degli omaggi floreali. In questa fase partecipano tutte le commissioni fallere, cioè coloro che all’interno di ogni rione curano la costruzione della statua da esporre.
Ognuna delle fasi appena elencate si svolgono sotto gli sguardi curiosi e attoniti dei turisti che arrivano a Valencia. La partecipazione dei visitatori è ben gradita dai valenciani, che possono così sfoggiare la loro antica usanza.
A proposito di tradizioni, alcune ipotesi sono state fatte dagli storici locali per individuare l’origine delle fallas. Quella più accreditata, ma non certo l’unica, vede all’origine di queste costruzioni di cartapesta l’intento di sfottere i personaggi pubblici dell’epoca, ritraendoli in forme caricaturali.
L’ultima fase de Las Fallas è appunto quella della cremá, cioè i roghi delle statue che non hanno vinto la sfida. La cremá è un momento particolarmente suggestivo che scuote gli animi dei valenciani, tra la gioia di aver portato a termine Las Fallas e il rammarico di vedere in fiamme un’opera a cui hanno lavorato per mesi.
Quella che si salva dall’implacabile fuoco, invece, è colei che è stata ritenuta la migliore in assoluto. Verrà posta nel Museo Fallero, l’esposizione permanente che conserva tutte le fallas a partire dagli anni Trenta.

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