No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

Orvieto e le sue bellezze – Italyzone

Orvieto e le sue bellezze non è un titolo a caso, perchè di bellezze a Orvieto ce ne sono tante, iniziando, aggrappato a un ripiano tufaceo, dal profilo del Duomo, emblema della città nel mondo, simbolo della città stessa di Orvieto.
Il Duomo si presenta come una magnifica costruzione che accorpa diversi stili architettonici. In particolare si può definire un mirabile esempio di equilibri e commistioni di stili gotico e romanico, anche se la cattedrale mantiene delle proprie uniche peculiarità. Di particolare pregio e bellezza sono le pareti affrescate dal Signorelli nella Cappella di San Brizio, dove il pittore cortonese interpreta con maestria e in maniera molto coreografica e coinvolgente il tema del Giudizio Universale, in un suggestivo alternarsi di scene apocalittiche e di redenzione. La Cappella del Corporale presenta affreschi basati su scene bibliche e rappresentazioni sacre. Tra di esse spicca la tavola dipinta raffigurante la “Madonna dei Raccomandati” di Lippo Memmi. Sempre in questa cappella è custodito il reliquiario del Corporale e vi è esposto il tabernacolo del Corporale che contiene il Sacro lino macchiato dal sangue di Gesù in occasione del Miracolo di Bolsena. Il tabernacolo con il sacro lino viene condotto in processione ogni anno in occasione della festa del Corpus Domini a seguito della sfilata del corteo storico. Sempre all’interno del Duomo si possono ammirare molti altri elementi decorativi di assoluta bellezza, come l’imponente fonte battesimale e l’organo a canne.
Orvieto e le sue bellezze
Legata alla fase costruttiva della cattedrale è la vicina Torre di Maurizio, che si trova tra la piazza e l’inizio di Via del Duomo; in cima a questa torretta medievale è ancora funzionante e ben visibile la statua bronzea che “batte le ore” percuotendo con un martello una grande campana. Ebbene, la funzione originaria di questo originale meccanismo fu fatto proprio per volere dell’Opera del Duomo ad aveva lo scopo di scandire gli orari per le maestranze e gli operai che lavoravano alla costruzione del Duomo.
La città di Orvieto ha creato per l’esigenza del visitatore una struttura a misura d’uomo che non prevede l’accesso in auto, ma il ripristino di una antica funicolare che collega la stazione di Orvieto al centro storico passando accanto alla fortezza Albornoz; altresì attivo a Campo della Fiera un efficiente grande parcheggio coperto con un sistema di scale mobili e ascensori scavati nel tufo della montagna che portano al quartiere medievale e , infine, comodi minibus permettono veloci spostamenti.
Per apprezzare l’eccezionale panoramicità della città vale la pena di salire sulla sommità della duecentesca Torre del Moro, il punto più alto e centrale di Orvieto, da cui lo sguardo si perde tra il verdeggiante orizzonte che la circonda. Adiacente alla torre si trova anche il bel Palazzo dei Sette, così chiamato perchè in epoca medievale ospitava i sette magistrati che avevano la rappresentanza delle principali corporazioni e mestieri di Orvieto. Oggi il Palazzo è sede di mostre ed eventi.
Continuando a descrivere Orvieto e le sue bellezze non si possono non citare le importanti testimonianze etrusche quali sono le due Necropoli, ubicate alla base della rupe, ovvero la Necropoli del Crocifisso, che si trova proprio al di sotto della rupe tufacea e si snoda lungo un percorso nel verde da dove emergono svariate tombe etrusche dalla caratteristica forma rettangolare del Tufo e la parte Sotterranea della città, una bellissima esperienza per vedere i sotterranei della città con resti di un antico mulino, i butti, i colombai e altri oggetti antichi.Orvieto e le sue bellezze
Un’altra delle bellezze di Orvieto e simbolo caratteristico della città è il Pozzo di San Patrizio. E’ il 1527 quando in occasione del “sacco di Roma” l’allora pontefice Clemente VII si rifugia ad Orvieto e per suo volere commissiona ad Antonio da Sangallo il Giovane la costruzione del pozzo che doveva servire da approvvigionamento di acqua in caso di assedio della città di Orvieto. Di fatti il pozzo doveva, almeno inizialmente, essere ad uso della rocca fortificata e per questo all’epoca della costruzione si definiva “pozzo della rocca” (dopo un breve periodo in cui ebbe anche l’appellativo di “purgatorio di San Patrizio” in epoca ottocentesca assunse il nome attuale di Pozzo di San Patrizio per volere dei frati del convento dei Servi ai quali era nota la “leggenda del santo irlandese” (sembra che Patrizio fosse custode di una grotta senza fondo, (il celeberrimo “Pozzo di San Patrizio” appunto), dalla quale dopo aver visto le pene dell’Inferno, si poteva accedere al Purgatorio arrivando persino ad intravedere il Paradiso). Da questo momento il pozzo aveva perso la sua funzione primaria ed era divenuto oggetto di curiosità e attrattiva dei visitatori che passavano per Orvieto). Oggi è un vero piacere discendere fino alle sue profondità percorrendo gli oltre duecento gradini che lo compongono.
Ci sarebbero ancora moltissime cose di cui parlare di Orvieto, tra cui i suoi musei, i suoi parchi, le sue fortezze, che raccontano la storia di questa bellissima città, unica in ogni aspetto, dove trascorrere momenti indimenticabili di relax e sana cultura italiana.
Per chi vuole saperne di più su Orvieto potete guardare su questa pagina, dove poi potrete esplorare il nostro portale turistico.

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing