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Rimini chiede alla Regione che si allunghi la stagione balneare

L’estate del 2011 riminese è stata caratterizzata sicuramente dalla sua “lunghezza” è stata infatti la Riviera Riminese presa d’assalto dai turisti fino quasi a metà ottobre grazie alle elevate temperature registrate per tutto il mese di settembre e per i primi giorni di ottobre. A questa bella notizia però, mentre le strutture alberghiere a partire dagli hotel 2 stelle Rimini sparsi per tutto il territorio cittadino fino ad arrivare alle strutture più lussuose come gli hotel Rimini con centro Benessere , erano pronte alla ricezione straordinaria di turisti “fuori stagione” le spiagge non sono state allo stesso passo, e non per volontà dei bagnini o dei marinai di salvataggio, ma per “colpa” di contratti e durata stagionale già prevista a monte e senza possibilità di proroghe!!! Ma chi è stato obbligato a non fornire servizi adeguati ai tantissimi turisti arrivati fuori stagione a Rimini, si rivolge adesso alla Regione chiedendo eventuali proroghe legate all’allungamento della stagione balneare qualora le condizioni meteo lo richiedessero. A fine febbraio in Regione Emilia Romagna si discuterà prorio di questo e si discuterà con tutti i comuni interessati, quello che si spera e che da questa riunione esca fuori la sentenza definitiva che permetterà la possibilità di prolungare la stagione balneare e di conseguenza anche il prolungamento di tutti i lavoratori stagionali come i ,marinai di salvataggio indispensabili sulle spiagge. I vari comuni interessati sparsi sulla costa con Rimini in testa, non hanno potere d’intervento in questo senso e soprattutto non possono intervenite in merito alle continue vertenze che ogni fine stagione puntualmente arrivano tra bagnini e marinai di salvataggio, e non solo, i comuni non hanno neppure il potere di stabilire la durata della stagione balneare che per l’appunto è stabilito dalla regione, che ha stabilito l’inizio della stagione l’ultima settimana di maggio e la chiusura al secondo week end di settembre. Quello che si chiederà alla Regione è un sensato e utile passaggio di poteri , in modo tale da far decidere ai comuni che sicuramente hanno meglio chiara la situazione locale. L’estate del 2011 riminese è stata caratterizzata sicuramente dalla sua “lunghezza” è stata infatti la Riviera Riminese presa d’assalto dai turisti fino quasi a metà ottobre grazie alle elevate temperature registrate per tutto il mese di settembre e per i primi giorni di ottobre. A questa bella notizia però, mentre le strutture alberghiere a partire dagli hotel 2 stelle Rimini sparsi per tutto il territorio cittadino fino ad arrivare alle strutture più lussuose come gli hotel Rimini con centro Benessere , erano pronte alla ricezione straordinaria di turisti “fuori stagione” le spiagge non sono state allo stesso passo, e non per volontà dei bagnini o dei marinai di salvataggio, ma per “colpa” di contratti e durata stagionale già prevista a monte e senza possibilità di proroghe!!! Ma chi è stato obbligato a non fornire servizi adeguati ai tantissimi turisti arrivati fuori stagione a Rimini, si rivolge adesso alla Regione chiedendo eventuali proroghe legate all’allungamento della stagione balneare qualora le condizioni meteo lo richiedessero. A fine febbraio in Regione Emilia Romagna si discuterà prorio di questo e si discuterà con tutti i comuni interessati, quello che si spera e che da questa riunione esca fuori la sentenza definitiva che permetterà la possibilità di prolungare la stagione balneare e di conseguenza anche il prolungamento di tutti i lavoratori stagionali come i ,marinai di salvataggio indispensabili sulle spiagge. I vari comuni interessati sparsi sulla costa con Rimini in testa, non hanno potere d’intervento in questo senso e soprattutto non possono intervenite in merito alle continue vertenze che ogni fine stagione puntualmente arrivano tra bagnini e marinai di salvataggio, e non solo, i comuni non hanno neppure il potere di stabilire la durata della stagione balneare che per l’appunto è stabilito dalla regione, che ha stabilito l’inizio della stagione l’ultima settimana di maggio e la chiusura al secondo week end di settembre. Quello che si chiederà alla Regione è un sensato e utile passaggio di poteri , in modo tale da far decidere ai comuni che sicuramente hanno meglio chiara la situazione locale.

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