I locali alla moda, quelli che attirano non solo d’estate, ma anche d’inverno, gente da tutta la Toscana alla ricerca del divertimento notturno, continuano ad essere la punta di diamante della Versilia, nonostante l’attuale tendenza al ridimensionamento della riviera di Viareggio e di Forte dei Marmi come meta abituale per le vacanza estive. I vacanzieri, spinti dalla crisi, si dirigono sempre più verso mete low-cost fuori dall’Italia; nondimeno, resiste nell’immaginario collettivo la Versilia come destinazione privilegiata per le strutture alberghiere a quattro stelle, i lidi esclusivi e, soprattutto i locali di tendenza.
Una menzione d’onore merita l’intramontabile Capannina del Forte, che continua ininterrottamente a fare il tutto esaurito sin dai tempi di “Sapore di Mare”. Da decine di anni la Capannina rimane il luogo di ritrovo, sobrio ed elegante, degli assidui frequentatori degli hotel a quattro stelle a Viareggio e della Versilia in generale. Il segreto della sua longevità sta probabilmente nella sua capacità di mantenere l’aura di ambiente esclusivo che è sempre stato la sua cifra essenziale. Al fascino discreto dell’esclusività proposto dalla Capannina, si contrappone l’approccio totalmente diverso di un altro dei locali di maggior richiamo della Versilia: si tratta del Twiga Beach Club, il locale di Briatore e soci che punta, al contrario del low profile della Capannina di Franceschi, sulla vasta esposizione mediatica che gli deriva dalla rutilante frequentazione di una vasta platea di “vip”.
Il potente richiamo dell’emulazione esercitato dai personaggi dello spettacolo, dello sport e della politica funge da efficace catalizzatore per tutti coloro che vogliono assaggiare le atmosfere esibite di questo piccolo “Billionaire” della Versilia. Se il Twiga e la Capannina sono frequentati di preferenza da un pubblico più maturo (dai 25 anni in sù), i locali più in voga fra i giovanissimi sono tuttavia quelli allineati sulla Marina di Pietrasanta: dall’Ostras al Seven Apples, senza dimenticare la celeberrima “Bussola“, tornata in voga negli ultimi anni dopo la grande notorietà degli anni ’60.
A Lido di Camaiore si trova una delle discoteche di più antica tradizione in Versilia: si tratta della vecchia Agorà che, nonostante abbia cambiato nome diverse volte negli ultimi anni, rimane una delle “pietre miliari” per ballare, soprattutto per i più giovani. Non di rado il locale è frequentato da un pubblico di età media di poco superiore ai 16 anni. Viareggio da canto suo non è da meno quanto a locali per divertirsi e trovarsi in comitiva: sul viale Europa, la cosiddetta Darsena, si allineano infatti diverse occasioni di svago per turisti e non. Per fare solo il nome dei locali top, frequentati dalla movida versiliese, basta citare il Carpe Diem ed il Macondo: si trovano a pochi metri uno dall’altro, ed hanno in comune la tradizionale vocazione ad ospitare band emergenti che suonano musica dal vivo.
Dopo una certa ora, le band lasciano lo spazio alla musica da discoteca che, diffusa a tutto volume all’esterno del locale, fa ballare il “popolo della notte” viareggino fin sul marciapiede della Darsena. Viareggio vuol dire anche Torre del Lago, località rinomata per la sua tradizione di destinazione gay-friendly. In generale, è molto in voga fra coloro che hanno voglia di trasgredire e di ballare fino a tarda notte. Capofila assolute di questa tendenza, lo storico Mamamia e l’elegante Frau Marlene. Unico neo, la riduzione degli orari e del volume della musica imposto dalle autorità comunali ai locali della Marina di Torre del Lago, provvedimento che ne ha in qualche misura ridimensionato la connotazione di luogo trasgressivo e fuori dagli schemi.